È giorno di vigilia per l’Acr Messina che domani sosterrà la prima amichevole del proprio ritiro estivo, affrontando una selezione di atleti toscani di Promozione, Prima e Seconda Categoria. Un test utile anche per scaricare sul campo la grande mole di lavoro cui il preparatore atletico Saffioti sta sottoponendo il gruppo: “Stiamo lavorando soprattutto di qualità - dice l’attaccante Gennaro Esposito - ma anche la quantità è tanta. Si fatica, fa caldo e nel prof Saffioti abbiamo una figura di altissima qualità che ci sta facendo lavorare benissimo. Il gruppo è del tutto nuovo, ci sono tanti bravi ragazzi che si stanno mettendo a disposizione e poi ci stiamo iniziando a conoscere e divertire anche tra di noi”.

Si è messo in discussione a 35 anni Esposito dopo stagioni esaltanti vissute nella sua Campania. A Messina, poi, verrà con tutta la famiglia, segno di come questa scelta rappresenti un punto focale della sua carriera e della sua vita: “È stata una scelta dovuta - spiega - mi piacciono le sfide, vivo e mi alimento di situazioni come questa. Mi è capitata un’occasione del genere a un’età un po’ più avanzata e l’ho voluta affrontare con entusiasmo e tanta voglia di dimostrare quello che magari avrei potuto fare da giovane. Ho tre bimbe e non avrei potuto fare una scelta del genere senza di loro: la famiglia viene prima di tutto e ho deciso con loro di affrontare questa sfida. Sono la mia forza, mi appoggiano in tutto e mia moglie deve stare con me perché io faccia bene, altrimenti il mio rendimento non sarebbe lo stesso. Verremo tutti a Messina ad affrontare questa sfida e sarà un’esperienza di vita per i bambini e importante sul piano professionale per me”.

Le ultime tre stagioni di Gennaro Esposito si arricchiscono di una sessantina di gol con le maglie di Savoia e Nola, ma ovunque sia stato è sempre diventato un idolo della tifoseria. Il segreto sta nelle origini curvaiole: “Io nasco sui gradoni - ammette - ho il tifo nel sangue e se divento un idolo delle tifoserie è perché so come ragionano e cosa vogliono vedere in campo. A Messina ci hanno chiesto di sudare la maglia, è una delle mie caratteristiche e dovrà essere fondamentale anche per tutta la squadra. Sono entusiasta e meravigliato per la passione che abbiamo visto il primo giorno al Despar Stadium, sono contento e stiamo lavorando per accendere ancora di più questa passione, perché Messina e la sua tifoseria non meritano una categoria del genere. Dobbiamo lavorare perché tornino in massa allo stadio e stiano al nostro fianco”.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 01 agosto 2019 alle 18:17
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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