Un punto importante, conquistato su un campo difficile qual è quello della Casertana, ha interrotto la serie di sei sconfitte consecutive lontano dal San Filippo, dando continuità alla vittoria con il Monopoli ed infondendo ulteriori certezze in vista della delicata sfida con il Taranto, come conferma il difensore Giordano Maccarone: “Di essere soddisfatti penso che lo siamo, era importante muovere la classifica e ce l’abbiamo fatta. Sapevamo non sarebbe stato facile, in quanto avevamo di fronte una buona squadra. Forse qualcosa in più avremmo potuto azzardare, ma dopo tante trasferte in cui siamo tornati a casa mani vuote, un pari aiuta sia per la classifica, sia a livello di gruppo”.

Un risultato ottenuto, inoltre, senza subire reti, riuscendo così a mantenere per la seconda volta consecutiva la porta inviolata: “Quando non prendi gol, soprattutto se giochi dietro, acquisisci fiducia ed affronti tutto un po' meglio. E’ una buona base dalla quale partire per ambire a fare di più. Proveremo ad allungare questa striscia già domenica con il Taranto, non sarebbe male. Conosciamo la delicatezza della partita e l’affronteremo con lo stesso spirito di tutte le altre. Una vittoria ci consentirebbe di fare un bel balzo in avanti ma, sicuramente, è fondamentale interpretarla come una gara da non perdere. E’ uno scontro diretto, al cospetto di una formazione che questa domenica ne ha perso un altro. Non sarà semplice, ma se scenderemo in campo con la giusta fame e la medesima voglia dimostrata in quest’ultime due, tre partite, penso sia un match alla nostra portata. Di certo, non mancherà la convinzione".

Un viatico cruciale anche in considerazione della spada di Damocle della penalizzazione: “Ci hanno detto che ci sarà ma non sappiamo l’entità. Due punti dovrebbero essere quasi scontati. E’ normale ci pensi ma finché non li vedi tolti non realizzi al cento per cento. In ogni caso, non dobbiamo curarcene molto ma, piuttosto, fare il massimo in ogni circostanza e alla fine vedremo cosa ne uscirà”.

Incrementare il distacco dalla zona più calda anche per evitare le sorprese dell’ultimo scorcio di campionato, deve essere la priorità: “La settimana scorsa qualche risultato strano c’è stato. Il Matera, ad esempio, ha fatto male a Catanzaro e, sinceramente, non credevo potesse terminare in quel modo. Questa domenica gli esiti, al contrario, sono stati diversi ed anche il nostro punto assume una dimensione leggermente migliore. Mancando solo otto turni, le formazioni che si trovano sotto affrontano ogni partita con una fame maggiore, quelle di sopra, al contrario, essendo arrivate quasi al loro obiettivo, perdono qualche stimolo. Essendo a +4 dai play out, dovremo pensare solo ad ottenere il massimo in casa e fuori. Quello che faranno le altre viene dopo e non ci interessa. Siamo stati bravi a trovarci in questa condizione, e credo che, continuando così, ci toccheranno poco i risultati degli altri”.

Maccarone, nell’ultima occasione preferito da Lucarelli a Bruno, si sofferma poi sulla situazione con il collega di reparto, ribadendo compattezza ed unione d’intenti: “Io e Luca stiamo tutto il giorno insieme quindi non esiste nessun problema. Si sa, abbiamo lo stesso ruolo ma quando ha giocato lui io l’ho sempre sostenuto e sono stato il primo a dargli una mano. Adesso le scelte del mister sono diverse, io sto avendo più spazio e lui è sempre in prima linea per sostenermi. E’ un bravissimo ragazzo, è giovane e sono certo farà una grande carriera anche perché è forte e se lo merita”.

Chiusura dedicata alle note vicende societarie legate alla vecchia proprietà, ed allo sfogo del difensore per una situazione che era divenuta insostenibile: “Adesso c’è più serenità, siamo più tranquilli. Sappiamo che si sono sistemate diverse cose. Lì si era toccato il livello più basso sotto ogni profilo: squadra, staff e tutto ciò che ruotava intorno. Mi dispiace poi sia passato un messaggio diverso da quello che volevo. Ho parlato di stipendi, del fatto che non ci davano soldi, di campi ed allenamenti ma il mio era un discorso di carattere generale. Noi calciatori, se stiamo qualche mese senza salario, abbiamo delle basi e ci può anche stare, ma dietro c’è gente che lavora nell’ombra, alle spalle di tutti e sta con settecento, ottocento o mille euro al mese. Non era giusto e la mia reazione era finalizzata anche a fare stare meglio loro. Mi riferisco, ad esempio, allo staff medico ed ai magazzinieri. Ora fortunatamente è tutto passato, stiamo un po' meglio e si sta sistemando ciò che c’era da fare, pertanto abbiamo da pensare solo al campo".

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 14 marzo 2017 alle 18:54
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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