Trascorso anche il mese di Giugno senza novità significative sul futuro immediato dell’Acr Messina e con il Città di Messina in attesa di conoscere eventuali iniziative del nuovo sindaco Cateno De Luca in ambito calcistico, si avvicinano le scadenze entro le quali procedere a tutti gli adempimenti indispensabili per la partecipazione alla prossima stagione agonistica.

ISCRIZIONE IN SERIE D - L’iscrizione al campionato nazionale di serie D è disciplinata dal CU n. 159, emesso il 4 giugno scorso dalla LND, nel quale si stabiliscono i giorni (dal 9 al 13 luglio) entro i quali le società aventi diritto dovranno depositare la documentazione prescritta utilizzando esclusivamente la procedura telematica. Il costo immediato della procedura è di 14.500 euro, comprendente la tassa associativa, i diritti di iscrizione al campionato di serie D e un acconto sulle spese, oltre all’importo dell’assicurazione giocatori, determinato automaticamente dal software della LND. Unitamente a questo impegno, la società dovrà prorogare la fidejussione bancaria di 31.000 euro sottoscritta per la stagione appena conclusa, fino all’11 luglio 2019, e, per evitare penalizzazioni o ammende, dovrà anche dimostrare di aver saldato i debiti sportivi fino al 30 giugno 2018.

RIPESCAGGIO - Una volta sistemata questa incombenza, occorrerà vedere quali saranno le carenze eventuali di organico tra i professionisti (attualmente sono  59 le domande di iscrizione in C presentate su 60 caselle disponibili) e comprendere se realmente esistono delle possibilità di ripescaggio, alla luce dei posti mancanti, ma soprattutto delle squadre iscritte alla serie D realmente interessate a sborsare immediatamente la somma a fondo perduto di 300.000 euro, oltre a fornire la fideiussione bancaria o assicurativa da 300.000 euro a garanzia degli emolumenti dei tesserati e rispondere a tutti i criteri richiesti per la licenza sportiva di serie C (indici di bilancio, requisiti impiantistici, organigramma definito, struttura del settore giovanile, eventuali ulteriori garanzie in base al budget destinato agli stipendi dei tesserati).

LA VARIABILE TEMPORALE - Il tempo, quindi, non è più una variabile relativa per comprendere quale sarà il futuro del calcio messinese, e di questo occorre tenere conto in un momento nel quale sembra prevalere il fatalismo o la rassegnazione, sia nei tifosi che in tutto l’ambiente. Dopo la contestazione dei tifosi, espressa con una serie di striscioni e un comunicato in cui veniva chiesto all’attuale proprietà di togliere il disturbo, le cordate vere o presunte legate al momento delle elezioni comunali, gli sponsor da garantire e le fusioni rimaste al livello embrionale, nella mattinata del 30 giugno, il giornalista Gianfranco Pensavalli, utilizzando il proprio profilo personale Facebook, ha reso noto di essere disponibile a svolgere il ruolo di mediatore tra il presidente Sciotto e un gruppo composto da 9 imprenditori, con esperienze pregresse nel calcio in serie A, C, D ed Eccellenza sia in Friuli che in Veneto, per rilevare la proprietà dell’ACR.

LA PROPOSTA - Definiti, nel post di Pensavalli, l’importo di 115.000 euro da riconoscere a Sciotto quale “indennizzo per gli oneri sopportati per portare a termine il campionato di serie D”, l’interesse del gruppo proveniente dal Nord Est a gestire il San Filippo, l’impegno a investire 3,2 milioni di euro in un triennio e l’ammissione di non considerare percorribile l’ipotesi di ripescaggio, considerando costi stimati pari a un milione di euro per poter accedere in C, per così dire, dalla porta di servizio. Fissata, anche, una scadenza temporale per concludere l’operazione (il 18 luglio) e l’onere dell’iscrizione a carico dell’attuale proprietà, con impegno a rimborsare il tutto in caso di acquisto delle quote societarie. I nomi dei potenziali investitori restano segreti fino al “primo atto esecutivo”, che sarebbe il tavolo di lavoro da costituire con i potenziali venditori e acquirenti e la partecipazione dei nuovi Amministratori Comunali, oltre al dirigente preposto alla gestione stadi.

Nessuna reazione ufficiale da parte dell’Acr Messina, che, però, nei prossimi giorni, dovrà trovare il modo di far conoscere alla città quali saranno le sue decisioni, perché ormai, non c’è più spazio per le riflessioni o i ripensamenti.

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 30 giugno 2018 alle 22:50
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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