Si aspettava maggiore sostegno dalla società Antonio Venuto che sta vivendo un vero e proprio dilemma sportivo in queste sua avventura da allenatore del Messina. Tre sconfitte nelle prime tre uscite di campionato sono il pessimo bigliettino da visita con cui l’uomo di Villafranca Tirrena ha iniziato la stagione con la squadra che aveva sempre sognato di allenare. E che, per i recenti trascorsi alla guida del Due Torri, avrebbe meritato di fare in condizioni logistiche migliori.

Uno 0 pesante da digerire per l’unico capoluogo di provincia presente nel Girone I del torneo di Serie D. Ma è tutto da imputare solo ed esclusivamente a Venuto? Certo che no, anche perché per il bene del Messina (e anche per restare saldo sulla panchina) avrebbe accettato scelte societarie non del tutto condivise. Però, è evidente, i risultati non sono dalla sua e, seppure non attribuibili solo a lui, con la classifica che piange lacrime amarissime potrebbe pagare per tutti. Ecco perché lo stesso Venuto, dopo le dichiarazioni di domenica seguite al ko con la Cittanovese, starebbe seriamente valutando di fare un passo indietro. E le dimissioni potrebbero arrivare addirittura nelle prossime ore.

In caso di addio, il neo direttore sportivo Fabrizio Ferrigno avrebbe già dei nomi pronti: potrebbero accomodarsi sulla panchina del Messina uno tra Maurizio Pellegrino, Pietro Infantino e Vincenzo Feola, con quest'ultimo che sembra un passetto avanti agli altri. Ex calciatore di Juve Stabia, Chieti e Casertana, Feola ha iniziato la sua carriera di allenatore sulla panchina del Cicciano, prima di guidare Gladiator, Capriatese e Casertana, prima di consacrarsi in Serie D con le vittorie del campionato alla guida diSavoia e Akragas.

Ferrigno, intanto, sta continuando a sondare il mercato degli svincolati e proporrà a Sciotto gli ingaggi immediati dei fedelissimi Stefano Maiorano e Luca Orlando (passati in anni recenti da Messina con alterne fortune) e di uno tra Rosafio e Potenza.

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 18 settembre 2017 alle 19:49
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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