Il Messina crolla al Franco Salerno di Matera: colpiti a freddo da Mattera, i biancoscudati costruiscono qualcosa a cavallo del 20’, ma cedono definitivamente dopo il raddoppio di Lanini al 29’. Il resto lo fanno una lunga serie di disastri difensivi: Salandria triplica in apertura di ripresa, Da Silva prova a dare un minimo di speranza poco prima dell’ora di gioco, ma Casoli la spegne quattro minuti dopo. Nel finale Sartore firma il pokerissimo locale. Punti per tutte nelle zone basse, ma il vantaggio del Messina sui playout resta comunque di cinque lunghezze.

Lucarelli ritrova Musacci in cabina di regia e manda Mancini in panchina. Confermati gli altri dieci protagonisti del match con il Taranto, con Foresta alle spalle del duo Milinkovic-Anastasi, Da Silva e Sanseverino mezzali e Grifoni, Maccarrone, Rea e De Vito davanti a Berardi.

L’approccio al match del Messina è da incubo: al 6’ Berardi si dimostra reattivo e devia sul palo la conclusione insidiosa da fuori di Mattera, ma nulla può tre minuti dopo sull’inzuccata da distanza ravvicinata dello stesso difensore ex Ischia. Troppo solo il centrale del Matera sugli sviluppi di una punizione dalla corsia di destra di Strambelli. Il Messina impiega oltre venti minuti prima di imbastire la prima vera azione d’attaco con un colpo di testa largo di Anastasi su cross di Sanseverino. Crescono i biancoscudati, Tozzo para sui tiri da fuori di Da Silva, Milinkovic e Musacci e il pareggio sembra nell'aria, ma al 29’ Lanini pesca il jolly che vale il 2-0 girando al volo sul secondo palo, dopo una serie di palleggi in area. Nulla nell’occasione l’opposizione di Grifoni che reclama un fuorigioco. Altre due chance, poi, per i biancoscudati che provano a restare mentalmente in partita: al 35’ annullato un gol per posizione irregolare ad Anastasi, servito da una smorzata di petto di Foresta su cross di Milinkovic; mentre al 42’ azione insistita di Maccarrone, ma facile parata a terra di Tozzo.

Si riparte con Bruno per Rea, ma al 48’ arriva immediata la doccia gelata con Salandria che si inserisce alle spalle di una difesa fin troppo sbilanciata e batte ancora Berardi. 3-0, partita virtualmente chiesa e Messina che rischia l’imbarcata quando Negro supera il portiere con un pallonetto, ma Maccarrone salva di testa a pochi passi dalla linea. Eppure al 58’, con un sussulto d’orgoglio, gli ospiti la riaprono: Milinkovic fa filtrare per Da Silva che dal limite con il destro piazza la sfera sul primo palo alle spalle di Tozzo. Lucarelli ci crede, passa al 4-3-3 con Madonia per Sanseverino, ma le sue speranze si affievoliscono al 62’ quando Casoli svetta di testa sul corner di Strambelli e firma il poker. Colpo mortifero per il Messina che non riesce più a reagire e incassa il quinto gol all’82’ con Sartore servito da Carretta, dopo un errore in disimpegno di Berardi. Finisce così, urge immediata una reazione già nella prossima trasferta di Andria.

Matera-Messina 5-1
Marcatori: 9’ pt Mattera, 29’ pt Lanini, 3’ st Salandria, 13’ st Da Silva (Me), 17’ st Casoli, 37’ st Sartore

Matera: Tozzo; Mattera, Scognamillo, De Franco; Di Lorenzo (12’ st Armeno), De Rose, Salandria, Casoli; Strambelli (29’ st Carretta), Negro (19’ st Sartore), Lanini. Allenatore: Gaetano Auteri. A disposizione: D’Egidio, Infantino, Meola, Didiba, Dammarco, Biscarini, Ingrosso, Gigli.

Messina: Berardi; Grifoni, Maccarrone (31’ st Palumbo), Rea (1’ st Bruno), De Vito; Da Silva, Musacci, Sanseverino (16’ st Madonia); Foresta; Milinkovic, Anastasi. Allenatore: Cristiano Lucarelli. A disposizione: Russo, Benfatta, Saitta, Ventola, Capua, Ferri, Ciccone, Akrapovic, Mancini.

Arbitro: Giuseppe Strippoli di Bari
Assistenti: Stefano Viola di Bari e Sante Selicato di Siena

Ammoniti: Maccarrone (Me), Scognamillo (Ma), De Rose (Ma), Casoli (Ma), Da Silva (Me)

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 26 marzo 2017 alle 20:24
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print