Sono contento, perché abbiamo dato continuità ai nostri risultati, pareggiando su un campo veramente ostico e difficile dove non è semplice far bene e uscire a testa alta e con un risultato positivo. La Paganese, in casa, ha sempre vinto, sapevamo che i tre davanti non avrebbero dato alcun punto di riferimento alla nostra retroguardia e che ci avrebbero messi in difficoltà. Purtroppo ci siamo abbassati troppo, come ho ripetuto ai miei ragazzi negli spogliatoi tra il primo e il secondo tempo e automaticamente abbiamo faticato nelle ripartenze. Nella ripresa abbiamo cambiato struttura, giocando con una punta in più, con l'ingresso in campo di Diogo Tavares abbiamo alzato il baricentro e si è visto un buon Messina”.

A parlare in sala stampa al termine del match con la Paganese è il tecnico peloritano Arturo Di Napoli. Incontro terminato con il risultato di 1-1, con il bomber portoghese Diogo Tavares che ha risposto al gol di Giuseppe Caccavallo.

Nella ripresa abbiamo giocato bene, abbiamo lottato e abbiamo creato dei grossi pericoli, dunque credo che il pareggio sia un risultato giusto anche per noi - ha dichiarato l'ex bomber di Rozzano - . Nel primo tempo eravamo contratti, ci siamo abbassati troppo, anche se comunque non abbiamo concesso spazi ai nostri avversari. Siamo una squadra che deve lottare su ogni pallone, che deve essere sempre concentrata, perché il nostro obiettivo è raggiungere la salvezza. Nel secondo tempo ho visto l'atteggiamento giusto, lo spirito di una squadra che deve salvarsi. La Paganese ha un ottimo organico, composto da calciatori importanti. Carcione, Cunzi e Caccavallo sono ragazzi che conosco bene e che fanno parte di una squadra molto forte qualitativamente, una compagine veramente tosta, guidata da un grande allenatore. Siamo stati bravi a non concedere spazi, ma dobbiamo migliorare nelle ripartenze”.

La scorsa estate, da parte della Paganese c'è stato più di un sondaggio nei confronti di Arturo Di Napoli. L'ex attaccante giallorosso, però, non ha avuto dubbi, seguendo il cuore.

Messina è casa mia, è nata la possibilità di allenare in riva allo stretto e lo avrei fatto in qualsiasi categoria per il legame che ho con la città - ha dichiarato in conferenza stampa - . Vorrei precisare che non ho mai avuto il piacere di parlare personalmente con il presidente della Paganese, Raffaele Trapani. Ho parlato con Cosimo D'Eboli, un mio grandissimo amico e una persona che sento spesso e che stimo tantissimo. Sono un allenatore giovane, alle prime armi e non posso permettermi di rifiutare una piazza importante come Pagani e una squadra di spessore come la Paganese che milita in Lega Pro. E' chiaro che di fronte ad una città e ad una squadra che amo e che reputo casa mia, come Messina, avrei rifiutato qualsiasi soscietà e qualsiasi piazza, a prescindere dalla categoria. Io adoro Messina, questa è la verità. Ho grande stima nei confronti del presidente della Paganese, Raffaele Trapani, una persona competente che da anni milita in Lega Pro, come ho grande stima nei confronti di Antonello Preiti e di Cosimo D'Eboli, un caro amico con cui ci vediamo spesso anche a Taormina, dove ho la casa. Ci tengo a sottolineare che non ho mai rifiutato la Paganese”.

In chiusura, il tecnico biancoscudato Arturo Di Napoli rivolge un pensiero ad un amico, nonché collega.

Gianluca Grassadonia è un tecnico che stimo molto ed è anche un mio grandissimo amico, contento di aver diviso la posta con lui”.

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 04 ottobre 2015 alle 00:05 / Fonte: Danilo Sorrentino - Paganese Mania
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
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