Il Foggia conquista tre punti importanti per proseguire nella sua corsa verso la Serie B, con un risultato che punisce in modo eccessivo la squadra di Lucarelli, capace di restare in partita e creare anche grossi problemi ai rossoneri fino all’uno-due che, intorno all’ora di gioco, ha, di fatto, spostato gli equilibri.

Sprecare almeno tre chance limpide per passare in vantaggio è la colpa maggiore del Messina in questo tardo pomeriggio pugliese vissuto in uno “Zaccheria” caldo della passione della piazza alla ricerca del ritorno in B dopo una lunga assenza e numerose tribolazioni.

Stroppa lascia in panchina Vacca, Di Piazza, Sarno e Gerbo, affidandosi alla difesa composta da Loiacono, Martinelli, Coletti e Rubin, la linea a tre di centrocampo con Agnelli, Agazzi e Deli e le tre punte Chiricò, Mazzeo e Sainz Maza.

Lucarelli getta subito nella mischia i tre nuovi acquisti, piazzando Grifoni, Rea, Bruno e De Vito davanti a Berardi, Da Silva, Musacci e Sanseverino a centrocampo, Mancini dietro Anastasi e Milinkovic.

Primo tiro verso la porta da parte di Chiricò, che si sposta la palla sul sinistro ed impegna Berardi alla deviazione sul fondo, accanto al proprio palo di competenza.

Al 15’ ottimo intervento in scivolata di Rea su Mazzeo in piena area di rigore, palla che arriva ad Agnelli, che svirgola la conclusione, sprecando la buona occasione.

I rossoneri premono costantemente alla ricerca di varchi nello schieramento del Messina, ordinato e attento nel chiudere le linee di passaggio. Sainz-Maza svaria tra le linee di centrocampo ed attacco, senza però trovare la sponda giusta o lo sbocco sulle fasce.

Al 19’ biancoscudati vicini al vantaggio con Milinkovic che supera Coletti, giunge sul fondo e serve un assist perfetto per Anastasi, liscio clamoroso dell’ex attaccante del Catania e Mancini prova la botta al volo, deviata in corner.

Risponde il Foggia al 23’, con un cross dalla sinistra di Rubin, sfiorato da Mazzeo, Chiricò prova la sforbiciata, ma Berardi è bravo e coraggioso ad intervenire soffiando la sfera dalla disponibilità del talentuoso numero 7 rossonero.

Ancora Sainz Maza libera il sinistro al 25’ ma la conclusione termina un paio di metri alla sinistra della porta difesa da Berardi.

Clamoroso errore di Anastasi al 36’, che spreca tirando addosso a Guarna un assist prodigioso di Milinkovic, bravissimo a sfruttare una incertezza di Rubin e volare verso l’area avversaria per poi appoggiare al centro verso il numero 9, solissimo, ma troppo poco lucido nella conclusione.

Milinkovic scatenato ancora al 39’, quando salta avversari come birilli e prova la botta di esterno dai 25 metri, con il pallone che sibila di poco alto.

Arbitro protagonista a cavallo tra il 42’ e il 43’, quando, nel giro di dieci secondi, prima non vede un fallo nettissimo su Milinkovic in prossimità del limite dell’area foggiana, poi ammonisce Bruno per un duro intervento all’altezza del cerchio di centrocampo.

Finale di tempo molto nervoso, quando Milinkovic, dopo aver saltato Rubin, viene scalciato da quest’ultimo proprio mentre l’arbitro emette il duplice fischio. Il francese di origine serba protesta per la durezza dell’intervento e viene ammonito dal signor Zingarelli, che poi continua il battibecco con il capitano Musacci fino alle scale che conducono agli spogliatoi dello “Zaccheria”.

I primi 45’ scorrono via lasciando una ottima impressione del Messina, attento in difesa e pronto a colpire quando i rossoneri lasciano spazi, soprattutto grazie ad un Milinkovic particolarmente ispirato. Resta il rammarico per le due ottime occasioni sprecate malamente da Anastasi, ancora lontano dalla condizione migliore.

Inizio bruciante dei biancoscudati nel secondo tempo, quando ancora non è scoccato il secondo minuto, con una ottima ripartenza orchestrata da Milinkovic, rifinita da Anastasi per Da Silva, leggermente defilato sulla destra in piena area, che, però, spara il piattone sull’esterno della rete.

Lucarelli, dalla metà del primo tempo, ha spostato Milinkovic sulla linea del centrocampo a destra, in un 4-5-1 con le linee strette ed Anastasi più sponda che terminale offensivo.

Lampo del Foggia al 51’, quando Mazzeo, in evidente posizione di offside, tira di sinistro trovando l’opposizione in angolo di Berardi. Dalla bandierina va Chiricò, il portiere non esce e Coletti, di testa, coglie la parte superiore della traversa.

Ancora Foggia in forcing e Deli, al minuto 54, prova il tiro a giro dai 20 metri, ma la conclusione finisce facile preda di Berardi.

Satanelli in vantaggio al 57’, quando Rubin dipinge un cross basso in piena area piccola, dove Mazzeo si inserisce tra Bruno e Rea, appoggiando di piatto in porta.

Passano due minuti ed i pugliesi raddoppiano. Mazzeo si sposta sulla tre quarti, imbucata per Deli, che si inserisce tra Palumbo e Bruno e tocca di anticipo, battendo Berardi.

Biancoscudati colpiti duramente da una squadra che fa valere i diritti della maggiore classe dei propri elementi in rosa ed approfitta di piccole disattenzioni della retroguardia avversaria.

Al 72’, Madonia viene pescato da Musacci in ottima posizione, si sposta il pallone sul destro, ma perde troppo tempo e viene chiuso dalla difesa, sprecando la possibilità di rimettere in partita la sua squadra.

Serie di errori fatali per il Messina al 76’, che portano al tris foggiano. Su rimessa laterale la palla arriva a Deli che entra in area indisturbato, saltando Bruno, cross rasoterra verso il centro, sul quale Palumbo, in scivolata, confeziona un autogol con il giallo dell’intervento di Berardi in prossimità della linea e il gol assegnato dall’arbitro.

Madonia, al 79’, non trova di meglio da fare che dire qualche parolina pepata al signor Zingarelli su un fallo laterale conteso, e per l’ex giocatore dell’Akragas arriva il cartellino rosso.

La gara si trascina su ritmi abbastanza blandi, con il Foggia pago del risultato ed il Messina che cerca inutilmente almeno il gol della bandiera.

Milinkovic, in pieno recupero, si invola nella metà campo avversaria, ma, giunto al limite, prova un tiro presuntuoso rimpallato da Coletti , sul quale scorrono i titoli di coda della sfida, vinta da Agnelli e compagni, ma nella quale i biancoscudati, pur non demeritato, hanno dimostrato che, solo con il coraggio e l’applicazione, è difficile fare punti contro avversari più forti.

IL TABELLINO

FOGGIA-MESSINA  3-0

Marcatori: 57’ Mazzeo, 59’ Deli, 76’ Palumbo(autogol)

FOGGIA (4-3-3): Guarna; Loiacono, Martinelli, Coletti, Rubin (dal 61’ Gerbo); Agnelli (dal 71’ Sicurella), Agazzi, Deli; Chiricò, Mazzeo, Sainz Maza (dal 66’ Di Piazza). In panchina: Tucci, Figliomeni, Vacca, Sarno, Dinielli, Pompilio, Sanchez, Sansone, Pertosa . Allenatore: Giovanni Stroppa

MESSINA (4-3-1-2): Berardi; Grifoni (dal 30’ Palumbo), Rea, Bruno, De Vito; Da Silva (dal 58’ Madonia), Musacci, Sanseverino; Mancini (dal 74’ Ciccone); Anastasi, Milinkovic. In panchina: Russo, Capua, Saitta, Akrapovic, Ricozzi,  Benfatta, Marseglia,  Ferri, Ansalone.  Allenatore: Cristiano Lucarelli.

Arbitro: Andrea Zingarelli di Siena

Assistenti: Francesco Gnarra di Siena e Lorenzo Meozzi di Empoli

Ammoniti: 9’ Loiacono, 43’ Bruno, 47’ Milinkovic, 62’ Agnelli

Espulso: 78’ Madonia

Corner:  5-4 per il Messina

Recupero: Primo tempo  2’, Secondo tempo  4’

 

 

 

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 04 febbraio 2017 alle 18:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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