Trepidante attesa tra i tifosi del Messina per conoscere quale sarà il futuro della società. La recente rimodulazione delle deleghe sancita dal Cda, le ultime travagliate ore di calciomercato, soprattutto il potenziale ingresso del gruppo calabrese tiene banco in casa giallorossa.

Diversi procuratori così come dirigenti di altre piazze, su tutti quelli di Taranto e Foggia che fino al fotofinish delle trattative hanno sperato negli ingaggi rispettivi di Musacci-Akrapovic e Milinkovic, hanno attaccato il club peloritano per non aver tenuto fede alla parola precedentemente data. Ma data da chi? Probabilmente dall'ormai ex dg Enrico Ceniccola, sfiduciato dal neo amministratore delegato Pietro Gugliotta, ma che pure avrebbe operato fino all'ultimo assieme all'inibito Marco Barghigiani. Secondo Tuttolegapro esisterebbe “prova documentale che risulterebbe acquisita dalla Procura Federale per gli accertamenti del caso”. L'Acr, con un comunicato, ha provato dal canto suo a spazzare il campo dai dubbi comunicando "di non aver delegato alcun soggetto per rappresentare la società durante l’ultima fase di campagna trasferimenti di calciatori che si è svolta a Milano dal 29 al 31 gennaio 2017. Qualunque contatto o trattativa avviata da soggetti non facenti parte il Consiglio di Amministrazione, non coinvolge assolutamente l’Acr Messina, che si ritiene del tutto estranea ad eventuale attività posta in essere da soggetti non autorizzati dal CdA".

Intanto Pasquale Gerace e Giuseppe Marcianò prendono la parola guardando al presente della trattativa in corso, che passa dall'analisi della documentazione contabile-amministrativa il loro possesso, ma anche ai possibili progetti futuri. “Non chiediamo nulla, vogliamo operare alla luce del sole, con obiettivi precisi e controllabili da tutti - dichiarano -. Riusciremo a farlo? Vediamo se sarà possibile, se la trattativa andrà a buon fine. Abbiamo chiesto di accelerare, di concludere, vogliamo operare. Il mercato di gennaio è stato ulteriore dimostrazione che non si può perdere altro tempo, Abbiamo una visione chiara di cosa ci aspetta e di cosa occorre fare: ordine in società, divisione di ruoli e competenze. Sicurezza economica derivante da conti e bilanci sani e, soprattutto, pubblici. Tutto sarà comunicato, tutto sarà consultabile in rete. Nero o grigio sono colori che non amiamo. Chiunque avrà rapporti con la nostra società dovrà sapere questo. Si può gestire una società di calcio seguendo questi principi. E questo faremo”.

Promettono una “riconsiderazione di tutta la struttura giovanile con riordino delle competenze e, soprattutto, nascita di una Scuola Calcio nostra, che permetta a tutti i bambini di divertirsi e diventare grandi calciatori, atleti giallorossi. Scuola Calcio gratuita a carico della società, per dare un segnale ed un aiuto sociale, fidelizzare le famiglie creando un ambiente sano e divertente”.

Propongono una società “snella, vivace e veloce nelle scelte”, serve una struttura in cui ognuno abbia un compito da portare avanti, senza divisioni. Gli obiettivi eventualmente fissati: trasformazione in Società per Azioni, gestione delle strutture sportive con drastico intervento di riqualificazione a carica della proprietà, iniziative rivolte a tifosi e simpatizzanti. Nonostante il suo nome sia saltato fuori, difficilmente comunque farà parte del piano Lello Manfredi, al momento severamente impegnato in altri incarichi professionali. Lo avrebbe rivoluto nella struttura Pietro Gugliotta, ma anche i “calabresi” avevano ottenuto sul suo conto recensioni positive.  

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 02 febbraio 2017 alle 16:44
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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