Oltre l'analisi della partita, mister Lucarelli ci va giù duro sulla situazione arbitrale: "Continuamo ad avere direzioni di gara scadenti che condizionano la partita e ci saremmo un po' rotti le palle, ci vorrebbe più attenzione perché veniamo penalizzati ogni domenica. Non vorrei che qualcuno - ipotizza il mister - pensasse che dato che essendo questo solo il lontano parente del Messina di 7-8 anni ci può mettere in difficoltà. C'è gente come il sottoscritto con 35 anni di calcio sulle spalle e certe cose non passano inosservate. Dopo Melfi ho detto che stavo zitto perché sennò mi squalificavano a vita, ma starò zitto ancora per poco: mi sono rotto le palle, la notte preparo la partita e ne ho le palle piene che tutto venga vanificato da certe direzioni arbitrali. Chi deve sentire senta e abbia più attenzione agli arbitri che vengono designati".

"Tutto questo oltre i nostri limiti, va inteso - prosegue, come un fiume in piena, Lucarelli -. Con il Fondi espulsione e rigore inesistenti, a Melfi gol loro in fuorigioco di sei metri e annullato per un centimetro a noi, con due espulsioni che hanno condizionato anche oggi; oggi rigore dopo dieci minuti, quando non mi era dispiaciuta la squadra né Milinkovic, ma poi ho dovuto mettere 343 visto l'infortunio di Grifoni per non sprecare un cambio. È difficile venirlo a raccontare ora perché il 3-0 vanifica tutto, ma bisogna dire le cose come stanno senza paura di ritorsioni".

Bisogna invertire la rotta, e Lucarelli ne è consapevole: "Dobbiamo trovare soluzioni ed è difficile anche per me; arrivo a casa e penso se senza l'errore dell'arbitro poteva andare diversamente. Senza alibi saprei dove intervenire, ma nelle ultime sei domeniche ci sono stati errori evidenti e per onestà intellettuale bisogna dire che hanno pesato. Uno per non prendere rigore sul tiro da tre metri deve avere la poliomelite perché non puoi togliere la mano lì. Ho vistotanti interventi da dietro senza neanche un cartellino, mi piacerebbe una squadra che sbarella perché così potrei risolvere e appenderne un paio al muro, ma così sono partite drogate. L'unica cosa - conclude Lucarelli - è che è facile sparare sulla croce rossa, ma i ragazzi sono fragili in questo momento"

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 06 dicembre 2016 alle 18:45
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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