Ancora una sconfitta per il Messina, che torna a casa senza punti anche dal "Via del mare" di Lecce e adesso è condannato a muovere la classifica nella gara interna contro la Juve Stabia. In terra salentina gli unici a salvarsi dalla mediocrità generale sono Altobello e l'autore del gol del provvisorio pareggio Spiridonovic. Nel complesso la squadra ha provato a manifestare qualche segnale di risveglio, mostrando anche maggiore compattezza con il ritrovato 4-3-3, ma ancora una volta sembra essere mancato il mordente necessario e l'attenzione giusta nei momenti cruciale del match. Ecco le nostre pagelle:

MESSINA:

Iuliano 5,5 – Prende un gol su rigore e uno su un tiro scoccato dal limite difficile da respingere, ma ha sulla coscienza sia una serie di passaggi corti su rinvio dal fondo che mettono in difficoltà i compagni, specialmente Stefani al 40’, che una uscita a vuoto al 53’. Becca il quarto cartellino giallo che lo costringerà a saltare la prossima sfida casalinga contro la Juve Stabia.

Cane 5,5 – Si propone come al solito in fase offensiva e prova anche a curare con maggiore attenzione l’aspetto difensivo, ma si trova due pessimi clienti come Gustavo nel primo tempo ed Embalo nella parte finale di gara, dal quale subisce due umilianti tunnel su uno dei quali spende un fallo che gli costa il cartellino giallo.

Altobello 6 – Prende l’ammonizione dopo soli 13’ per un intervento a centrocampo su Moscardelli, ma riesce comunque a fare il suo senza sbavature clamorose.

Stefani 4 – Disastroso. Sul finire del primo tempo ha dei riflessi pachidermici su un passaggio corto di Iuliano, e, al 57’, apre, con un liscio stile “mai dire gol”, la strada a Salvi per il gol che sposta l’equilibrio della gara dalla parte dei salentini. Dispiace, perché si tratta di un professionista serio, ma la sua lentezza è una calamita per gli attaccanti avversari.

Rullo 5 – Nello stadio di casa sua gioca una gara di sofferenza, concedendo troppo spazio a Embalo e poi a Lepore, senza mai incidere in avanti, sbagliando anche appoggi elementari e regalando troppi palloni al centrocampo giallorosso. Urge il ritorno ad una condizione fisica accettabile per dare il proprio contributo in questo finale di stagione.

Mancini 5 – Bollini sa che dal suo piede dovrebbe, nelle intenzioni di Grassadonia, partire l’azione del Messina e predispone un pressing asfissiante che disorienta l’ex aquilano e non gli consente di dare il consueto apporto alla causa in termini di intelligenza e tecnica calcistica. All’87’ lascia il posto a Bortoli (sv)

Damonte 5,5 – Emerge solo a sprazzi cercando di spezzare le giocate avversarie e ripartire, dando sostegno a Cane e ad Orlando sulla destra, ma, negli ultimi 15 minuti, va in evidente debito d’ossigeno e scompare dalla scena.

Ciciretti 5 – Fa il terzo di centrocampo e gioca pochissimi palloni, in una posizione nella quale non trova mai i giusti tempi di gioco. Al 76’ viene sostituito da Nigro (5) che ci mette un quarto d’ora ad ambientarsi: appena in tempo per sentire il triplice fischio di Rasia.

Orlando 5,5 – Fa il soldatino come terzo attaccante, stavolta sulla destra, e si impegna a svolgere con diligenza il compitino, mettendo lo zampino nell’azione del gol del pari. All’85’ non è pronto a sfruttare un erroraccio in uscita di Caglioni e, un minuto dopo, fa partire un cross perfetto, sprecato da De Paula.

Corona 5,5 – Prestazione sottotono per il capitano, che viene chiuso dalla morsa di Diniz e Abbruzzese e, nell’ultima mezzora, prova a svariare per creare qualche occasione, ma senza nessun pericolo per Caglioni.

Spiridonovic 6 – Segna un gol molto bello per prontezza di riflessi, tecnica e velocità di esecuzione, e, nel primo tempo, si rende anche utile sulla fascia sinistra. Nella ripresa, scompare letteralmente dalla scena, e, al 64’, viene sostituito da De Paula (5), che non riesce a trattenere nemmeno un rilancio lungo dei propri difensori, oppure a fare una sponda e si divora il gol del 2-2 mandando fuori di testa da ottima posizione.

Vincenzo Criscuolo 5,5 – In panchina al posto dello squalificato Grassadonia, insieme al tecnico responsabile vara uno schieramento più semplice ed adatto al materiale a sua disposizione, finalmente svincolato dagli obblighi legati all’età media. Ma bastano un paio di distrazioni banali per mandare a monte tutto il meccanismo tattico e ripiombare nella sconfitta, evidenziando un preoccupante gap fisico nei confronti degli avversari che occorre recuperare in fretta, perché si avvicina la serie decisiva degli scontri diretti per evitare la lotteria dei play out.

Lecce: Caglioni 5; Mannini 6, Diniz 6, Abbruzzese 6, Lopez 6,5; Salvi 6 (dal 61’ Lepore 6), Papini 6, Sacilotto 5,5, Embalo 7, Moscardelli 6,5 (dall’ 87’ Di Chiara sv ), Gustavo 6 (dall’80’ Beduschi sv). Allenatore: Alberto Bollini 6.

Arbitro: Daniele Rasia di Bassano del Grappa 5,5

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 24 febbraio 2015 alle 10:30 / Fonte: Davide Mangiapane
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print