Lucarelli, in conferenza stampa, è un fiume che esonda senza bisogno di essere stimolato, prova ne sia la risposta data a un collega reggino sulla presunta spaccatura all’interno dello spogliatoio del Messina: “Mai stata - risponde seccamente - e aggiungo che nella riunione che facciamo in settimana i ragazzi temevano che potessi dimettermi alla fine di questa partita e mi hanno chiesto di non farlo. È evidente che in questa squadra ci sono giocatori non da Messina e situazioni che risultano offensive per la storia di questo club, ma io sono al fianco dei miei ragazzi e do sempre una pacca a chi sbaglia, ma sono spietato con chi non lotta. Milinkovic? Dopo il gol mi ha abbracciato e mi ha detto che mi vuole bene, ma io gli tiro le orecchie perché un altro Milinkovic in LegaPro non c’è e vorrei che fosse sempre decisivo”.

Il Messina adesso tornerà in campo il prossimo 21 gennaio a Francavilla e il mercato dovrà necessariamente rifare il look al gruppo guidato da Lucarelli: “Ripartiremo da un campo difficile - conferma il tecnico - dove in tanti stanno lasciando le penne e, innanzitutto, dovremo migliorare l’aspetto mentale per automatizzare certi meccanismi nei ragazzi e a quel punto anche le belle giocate verranno di conseguenza. Sul mercato abbiamo le idee chiare, abbiamo individuato gli obiettivi e se arriveranno entro l’8 gennaio sarà un bene, altrimenti pondereremo i colpi per cercare di sbagliare meno possibile. Le altre, intanto, si sono già mosse, tanto che De Vito mi ha comunicato proprio alla fine della partita di aver avuto una richiesta importante, ma per me lui e Pozzebon sono incedibili. Dimissioni se il mercato non dovesse soddisfarlo? La vittoria, ripeto, non cambia ciò penso e oggi non mi sarei dimesso neanche se avessimo perso. Intanto mi riposo e stacco la spina per un po’, poi a bocce ferme vedremo. Aspettiamo il 31 gennaio, qui ci sono i presupposti per creare un’organizzazione di in certo tipo e la società mi ha rassicurato su tutto”.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 29 dicembre 2016 alle 19:55
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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