La conferenza stampa del presidente dell’Acr Messina, Pietro Sciotto, e del tecnico Giacomo Modica, è stato l’ennesimo capitolo di una stagione difficile per i colori giallorossi, confusa e che non sembra trovare pace. A pochi giorni dalle dichiarazioni del massimo dirigente, che ha confermato l’allenatore, e dello stesso mister che, invece, ha preso tempo (oggi la decisione?), sono arrivate le dichiarazioni, tramite una lettera, dell’ex capo scouting del Messina, Massimiliano Riccetti, che ha lavorato in riva allo Stretto per un breve lasso di tempo prima della separazione a fine aprile.

La lettera intregrale:
“Quello che sta succedendo a Messina ha dell’incredibile, mai visto una tale situazione confusionaria in 25 anni di pallone. In una conferenza stampa il presidente annuncia la conferma del mister e questo quasi smentisce.
Questa non è altro che una delle tante situazioni senza senso che si sono verificate dal primo giorno di vita del Messina calcio.
Da una parte un presidente, persona seria e vera, che, però, a mio avviso paga l’inesperienza di un calcio diverso da quello che lui immagina (basti pensare che ha parlato con sette diversi ds di Eccellenza e segretari), dall’altro, la scelta di persone che, ad oggi, hanno portato al verificarsi di questa situazione imbarazzante per finire a giocatori che scrivono fedeltà alla maglia (a ottobre erano ancora senza squadra) e poi si rimangiano tutto, inventandosi la presenza di innumerevoli trattative, per finire con un allenatore al quale bisogna riconoscergli tanti meriti, ma anche ricordargli che l’allenatore deve allenare i giocatori che la società gli mette a disposizione, senza intromettersi nelle scelte societarie. Altrimenti, come fanno tante persone, dicono grazie e arrivederci. Purtroppo il presidente deve capire che non può giocare col Messina e, di conseguenza, con le persone vere che gravitano intorno a lui, come se giocasse a subbuteo. O si fida fino in fondo o, altrimenti, non può cambiare continuamene idea. Se qualche persona, che non è adatta a fare questo mestiere, gli suggerisce parole o bisbigli malefici tali da fargli cambiare idea come è stato nel mio caso (ma la mia non è nè una polemica nè una sorta di ripicca): il 7 aprile il presidente mi affidava il ruolo di ds per la nuova stagione, chiedendomi di cominciare a lavorare sulla prossima rosa e allenatore. Io, durante i quattro mesi precedenti, avevo cominciato a individuare gli under e over che avrebbero permesso al Messina di provare a vincere il campionato e avevo individuato anche il direttore generale, il segretario, nella figura di Massimo Bandiera recentemente contattato dal presidente. Purtroppo tutto questo non si è verificato, senza nessuna motivazione da parte del presidente.
Speravo di poter dare gioia alla città e ai suoi tifosi ma tutto questo non è stato possibile portarlo a termine. Quello che mi fa piacere è che, ogni giorno, i procuratori di quei giocatori che avevo scelto mi chiamano ancora per venire a Messina, non ultimo il procuratore di Franca, attaccante del Potenza. Auguro al presidente di avere soddisfazioni nel calcio solo per la passione che ha, ma per fare ciò deve fare un passo indietro di umiltà, di cui lui ne è pieno, e fidarsi di quelli che vogliono veramente il bene del Messina.
Forza Messina 
Massimiliano Riccetti

 

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 10 giugno 2018 alle 10:07
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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