Il Messina perde a Melfi subendo un pesante 3-0 che accentua oltremodo le proprie colpe, che sono tante. Prestazione scialba e opaca per i giallorossi, sì caratterizzata dagli episodi, ma dalla quale emergono tanti campanelli d'allarme per mister Cristiano Lucarelli. Che infatti ha parlato di prova indecorosa dei suoi. Pochi i calciatori che si salvano, ottenendo la sufficienza. Segnale evidente di una squadra che ha bisogno di aiuto, di essere rinforzata. E questo non perché lo dicono o lo vogliono i giornalisti, ai quali spesso viene attribuita la colpa di dire le cose quando andrebbero per alcuni, al fine di tutelare il bene comune, sottaciute. Ma perché lo dicono i fatti: la coperta è corta e quando vengono fuori assenze combinate perfino il credo di Lucarelli, che tutti abbiamo elogiato nelle scorse settimane, sembra smarrirsi. Ci limitiamo alle valutazioni tecniche, con le pagelle.

MESSINA

Russo 4 - Torna da titolare e spreca l'ennesima occasione offerta dall'assenza di Berardi. Balbettante in alcune uscite, non riesce a garantire sicurezza al reparto. Responsabile soprattutto del secondo gol.

Grifoni 5 - Non brilla come al solito, gira a vuoto e in fase difensiva si fa beccare talvolta impreparato. La duttilità e uno dei suoi pezzi forti, non altrettanto l'incisività costante. Tra i peggiori in campo. Intorno al 57' lo sostituisce Palumbo (5), che entra nelle cronache di giornata solo per l'ammonizione, anche perché trova compagni poco lucidi e la partita si trova già sul 2-0. Il suo inserimento dovrebbe servire a Lucarelli per cambiare modulo e rendere i suoi più offensivi, ma la mossa viene vanificata dall'espulsone di...

Maccarrone 4 - Lento, macchinoso e nervoso. Troppo nervoso. Perde il duello con l'ex De Vena e ne paga le spese anche emotivamente "guadagnando" un'esagerata espulsione che mette il punto sulle speranze del Messina di agguantare il pari con un miracolo.

Bruno 5,5 - Disputa la sua onesta partita, solo qualche sbavatura ma nel quadro generale risulta tra i più positivi. Ricordando che stiamo parlando di un giovanissimo che ha ancora buoni margini di miglioramento, resta tra le note liete di stagione.

De Vito 6 - Corre e lotta fino alla fine, gioca una gara a fasi alterne, d'altronde non può da solo cambiare atteggiamento e approccio dei suoi compagni. Prova a rendersi propositivo nella prima frazione di gioco servendo anche un buon traversone per l'accorrente...

Foresta 6 - Che sfiora solamente nell'occasione che potrebbe mettere la gara in discesa per i giallorossi. Per il resto, lotta come al solito ma risulta un pizzico meno lucido e brillante dei suoi livelli standard. Fa il lavoro suo e quello di altri che trotterellano senza trovare gli spazi giusti. Ci può stare.

Mancini 5 - Rientra dopo diverse gare, prova a cambiare i ritmi del gioco biancoscudato ma raramente ci riesce piazzato nella posizione davanti alla difesa che Lucarelli aveva disegnato per lui. Cede in termini di rendimento con il passare dei minuti e poi viene sostituito da Saitta (5,5), il quale come Palumbo viene gettato nella mischia dall'allenatore con il compito di suonare la carica ma viene travolto dalla giornata storta. Difficile riuscire a fare di più.

Akrapovic 4 - Sul voto pesano le passive responsabilità sulla rete del 3-0 di Grea e sull'espulsione, anche in questo caso forse esagerata, che gli viene comminata per doppia ammonizione. La partita per lui inizia male e finisce peggio, ma la sagacia di un giocatore si denota anche nel percepire quando è giornata e quando non lo è. Per l'ex Due Torri non lo è stata nemmeno in questa occasione.

Milinkovic 5 - Impalpabile. I numeri per saltare l'uomo risultano scontati, gli si chiede spesso di essere la marcia in più della squadra, ma possibilmente non inserita in retro. Urge nuova scossa emotiva.

Pozzebon 5 - Meriterebbe mezzo punto in più per quanto visto sul rettangolo verde, ma ancora una volta il suo comportamento è per certi versi da censurare. Dopo che gli viene annullato il gol nel primo tempo non trova più il filo del “discorso”. E quando a fine gara Lucarelli striglia i suoi, si defila. Con la testa è ancora a Messina?

Madonia 5 - Preferito stavolta al più giovane e dinamico Ferri perché ci si aspettava da lui l'invenzione che potesse cambiare il corso degli eventi. Ma non arriva. Viene sostituito al 68' proprio dal talentino di scuola Roma, Ferri (5), che però al pari del compagno risulta assolutamente senza mordente.

Lucarelli 5 - Si assume la responsabilità di una performance che lui stesso definisce indecorosa. Resta al timone della barca in altomare, senza nascondersi. Le scelte, perlopiù obbligate, non lo premiano, ma continua a non arrandersi e con coerenza sta cercando in tutti i modi di individuare la rotta quanto più sicura. Umiltà e voglia di lottare sono dalla sua parte, ma purtroppo o per fortuna, nel calcio, la differenza la fanno i punti.

Melfi: Gragnianiello 6; Grea 6,5, Laezza 6,5, De Giosa 6,5, Bruno 6; Libutti 6, Vicente 6 (dall'89' Ferraro sv), Esposito 6; Cittadino 6 (dall'82' Lodesani sv); De Vena 6,5, Foggia 7 (dall'82' Mangiacasale sv). Allenatore: Bitetto 6,5.

Arbitro: De Tullio di Bari 4

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 04 dicembre 2016 alle 19:40
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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