Un punto guadagnato sulla zona play out ed un turno in meno, fanno vedere il bicchiere mezzo pieno al termine della serata del "S.Filippo" in cui il Messina torna al pari casalingo dopo quasi 5 mesi (Messina-Fondi 1-1 del 27 novembre 2016), durante i quali, tra le mura amiche, ha collezionato 6 vittorie e due sole sconfitte.  Ad un primo tempo congelato dal troppo tatticismo, fa seguito il secondo tempo più vivace, durante il quale, oltre il gol, diventa protagonista anche il mediocre arbitro Prontera, permissivo e, a volte, disattento.

Ecco le nostre pagelle:

Berardi sv - Klaric lo batte da due passi, lasciato solo dalla difesa rimasta negli spogliatoi. Per il resto della gara, fa lo spettatore non pagante.

Rea 6 - Gioca da tempo appesantito da diversi acciacchi e la difesa a tre gli consente di mascherare gli affanni. Nel primo tempo ingaggia un duello personale con Klaric, fatto di qualche scintilla oltre il limite del regolamento. Concorre alla sbandata generale che porta al gol dell'Akragas ed è costretto ad alzare bandiera bianca al 64', sostituito da Bruno ( 6 ) , bravo ad entrare subito in partita e dare il proprio contributo senza strafare, ma anche con nessuna sbavatura.

Maccarrone 6,5 - Attraversa un periodo di forma fisica eccellente ed è diventato titolare inamovibile ormai da tempo. Cerca anche di dare una mano con qualche proiezione offensiva, facendo l'attaccante aggiunto negli ultimi minuti, ma finisce per ostacolare involontariamente Plasmati in due occasioni. Dopo il fischio finale, si prende il giallo per le proteste rivolte all'arbitro che ha consentito il gioco ostruzionistico degli agrigentini.

De Vito 6 - Partita ordinata del numero 3 biancoscudato che non viene impegnato in fase difensiva ma sfrutta poco questa libertà e spinge con continuità solo nella parte finale del match, quando mette diversi cross verso il centro dell'area avversaria, senza però che ci scappi la deviazione vincente.

Grifoni 6 - Viene sollecitato frequentemente alla partecipazione della manovra in attacco, giungendo anche diverse volte in area biancoazzurra, evidenziando poca lucidità quando si tratta di giungere alla conclusione o all'assist decisivo. Sembra avere fatto qualche progresso sul piano della condizione e questo è un fattore positivo nel durissimo rush finale verso la salvezza.

Da Silva 7,5 - Il brasiliano regala il lampo che riequilibra le sorti della gara e fa vedere alcune giocate di classe, senza sprecare un pallone e provando anche a prendere in mano le redini del gioco, con personalità e buona fisicità.

Musacci 6 - Stenta a dare ritmo alla squadra, come gli imporrebbe la posizione in campo ed il ruolo di capitano, alternando cambi di gioco precisi ed illuminanti ad improvvise amnesie o appoggi semplici sbagliati clamorosamente.

Sanseverino 5,5 - Nei primi 45' svolge con diligenza i compiti di copertura e perde l'attimo fuggente in alcune interessanti proiezioni offensive, favorendo l'attenta retroguardia ospite. Finisce la benzina nella ripresa e, al 67', viene sostituito da Ciccone ( 6,5 ) , che si piazza sulla fascia destra e cerca di scardinare la linea difensiva approntata da Lello Di Napoli, creando scompiglio e candidandosi per un maggiore spazio nelle ultime 5 gare di campionato.

Foresta 6 - Non riesce a trovare la giusta collocazione nel meccanismo tattico creato da Lucarelli per questa sfida salvezza e si fa notare soprattutto nel secondo tempo, quando è coinvolto nell'azione del gol annullato a Milinkovic ed è preziosissimo a recuperare palloni, fiaccando i tentativi di ripartenza avversari.

Madonia 5 - Dopo tanto tempo ha la chance per far pesare, da titolare, i diritti della classe e dell'estro, ma resta impantanato tra i difensori biancoazzurri che lo costringono a girare al largo e il suo indugiare alla fase contemplativa quando si tratta di colpire con decisione nell'area avversaria. Al 77' gli subentra il totem Plasmati (6) al quale va una valutazione di incoraggiamento per il quarto d'ora speso in campo facendo a sportellate con tutti in quei pochissimi minuti nei quali il pallone poteva essere giocato. Con l'assenza di Anastasi, potrà diventare determinante nelle prossime partite.

Milinkovic 6 - Sua l'unica conclusione pericolosa del Messina nei primi 45', con una saetta scagliata improvvisamente dai venti metri. Viene penalizzato dal fatto di non avere un partner di peso in attacco in grado di aprirgli lo spazio per colpire. Maltrattato dai difensori ospiti per larghi tratti del match, non trova lo spunto decisivo quando il Messina cerca la vittoria.

Cristiano Lucarelli 6,5 - Mezzo punto in più della sufficienza lo merita per l'apparente nonchalance con cui assorbisce la tegola dell'infortunio ad Anastasi, giunta nell'immediata vigilia della sfida. Il tecnico livornese non si scompone, mantiene il suo piano tattico e la squadra non subisce il contraccolpo psicologico dello svantaggio, pareggia e manca di poco la rimonta, pur senza creare occasioni clamorose. Nelle dichiarazioni a fine gara preferisce il "low profile", sottolineando che il fardello delle penalizzazioni sarà di 4 punti, e, quindi, ci sarà da soffrire fino all'ultimo minuto.

Akragas : Pane 5,5; Cazè Da Silva 6, Riggio 6, Russo 6 ; Longo 6, Coppola 6, Pezzella 6, Palmiero 6, Sepe 6; Cocuzza 5,5 (dal 18’ st Salvemini sv), Klaric 6,5(dal 29’ st Mileto 6). Allenatore: Raffaele Di Napoli 6,5

Arbitro: Alessandro Prontera di Bologna 4

 

 

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 06 aprile 2017 alle 11:14
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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