La delusione è evidente. Lo 0-0 interno contro il Rotonda, ultimo della classe, rappresenta due punti persi per un Acr Messina che, dopo il successo contro il Castrovillari, sperava di chiudere l’anno con altri tre punti. Così non è stato e il tecnico Oberdan Biagioni prova a spiegarne i motivi: “Non voglio accampare scuse o trovare giustificazioni, ma su questo campo è difficile giocare e, inoltre, senza attaccanti è complicato per tutti. Nell'ultimo mese abbiamo giocato sempre ogni tre giorni, abbiamo pagato queste fatiche, soprattutto perché non ci siamo potuti allenare come avrei voluto, anche per sopperire a questa emergenza che paghiamo in attacco”.

La sterilità offensiva è una costante e il mercato, che ha salutato subito l'attaccante di riferimento che era Gambino, non ha portato il giocatore che avrebbe dovuto far cambiare rotta: “La società ha fatto di tutto per prendere l'attaccante, ma sapete già cos'è successo perché ve l'hanno spiegato mercoledì Torma e Castorina. So che qualcuno arriverà - ha continuato il tecnico con un chiaro riferimento a Balde che attende il transfer, ma lasciando aperte le speranze a ulteriori innesti di mercato - e se è vero che non facciamo gol, bisogna anche dire che c'è maggiore equilibrio, perché non ne subiamo e al momento è importante così. Con un terminale offensivo di certo cambierà qualcosa”,

Il tecnico, poi, sbotta quando gli si fa notare che la sua uscita dal campo è stata accompagnata dai sonori fischi dei tifosi presenti in Curva che restano in aperta contestazione con la società: “Ho 40 anni di calcio, ho subito contestazioni forti e i fischi di 50 persone non mi scalfiscono perché so che potrei trasformarli in applausi. Playoff? Non diciamo cazzate, dobbiamo completare la squadra per regalarci almeno qualche vittoria nel 2019”.

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 23 dicembre 2018 alle 18:06
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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