Lo specchio della stagione. Una squadra spenta e sulle gambe, un allenatore inerme di fronte all’organizzazione dell’avversario e incapace di attuare le giuste contromosse, una società assente. Tre indizi che spiegano alla perfezione perché il Messina dovrà giocarsi la salvezza solo all’ultima giornata in un mediocre campionato di Serie D come quello di questa stagione. E, considerato il cammino fin qui tenuto, non si rimane tranquilli neanche nell’affrontare in trasferta il Rotonda, squadra già retrocessa in Eccellenza.

Fortuna che il cambio di passo arrivato dopo il successo con la Turris ha permesso ai biancoscudati di tirarsi fuori dalle zone bassissime della classifica. Una scarica di adrenalina, culminata nella splendida notte di Coppa con il Real Giulianova, sciolta come neve al sole dopo la brusca separazione con Oberdan Biagioni. L’Infantino 2.0, infatti, ha superato la Nocerina sull’onda lunga del lavoro dell’ex tecnico, ma poi ha faticato contro un Roccella ridotto all’osso dalle assenze, fino a eclissarsi nella gara più importante dell’anno contro la Sancataldese.

È bastato, infatti, l’atteggiamento lineare dell’undici allenato dal messinese Alacqua per impedire ad Arcidiacono e compagni di creare problemi in zona gol, mentre gli avversari sono stati bravi e fortunati a capitalizzare il proprio gioco nei momenti clou dei due tempi. Una sconfitta che rimanda tutto alla gara di Castelluccio Inferiore con il Rotonda da giocare senza gli squalificati Ferrante (fermato per due turni), Zappalà e Traditi e con Arcidiacono in forte dubbio per problemi fisici.

Una sfida da vincere a tutti costi per evitare la coda playout, nella quale il Messina si presenterebbe con il morale sotto i tacchi e per nulla favorita.

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 01 maggio 2019 alle 09:20 / Fonte: Tcf tv
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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