“Ci manca qualcosa, dobbiamo saper gestire i momenti. Stiamo preparando le partite aspettando gli avversari a centrocampo, però, dobbiamo anche capire quando osare e attaccare, quando stare alti, perché per vincere si deve osare”, sono le parole del capitano dell’Acr Messina, Giorgio Corona, che, se da un lato può essere soddisfatto per la serie positiva dei giallorossi (8 punti in 4 partite), dall’altro chiede di più: “Giocando 15 metri più alti avremmo più occasioni per andare in gol. Il mister ci dà delle indicazioni ma, in campo, andiamo noi e se in quel momento ciò che dice il mister è sbagliato devo essere io a capirlo. Questo – ha chiarito l’attaccante – è osare di più”.

Il messaggio è chiaro, il Messina non deve accontentarsi: “Dobbiamo avere più personalità, è un limite nostro, invece dobbiamo gestire la partita, capire e leggere la gara, perché quei 15 metri sono fondamentali. Dobbiamo dare di più, perché vedere squadre più avanti di noi fa male. Dobbiamo osare, possiamo fare molto molto di più”.

È un concetto che il capitano giallorosso ha ripetuto e ribadito tante volte, fare di più perché Corona non vuole parlare solo di salvezza: “Per come sono fatto e per come conosco la piazza di Messina, non penso alla salvezza. Il tifoso ci pensa e sta a casa a guardare le altre partite, io guardo alla squadra che ci sta davanti e ora affronteremo il Foggia che ha due punti in più, dobbiamo andare in campo per vincere e scavalcarlo in classifica. I giocatori dell’anno scorso ricordano lo 0-3, ma non dobbiamo farci condizionare perché dobbiamo sempre rispettare il Foggia, è una squadra forte ma noi dobbiamo continuare la striscia positiva. È normale – ha continuato Corona – dire che pensiamo alla salvezza considerano il nostro inizio di stagione, ma possiamo puntare a qualcosa di più. Non parlo di play-off o di vincere il campionato, ma di vincere le partite. Osare di più, perché partite come quella di Melfi le dobbiamo vincere in tutti i modi. Se leggi la partita, se capisci il momento, riesci a vincere”.

E, adesso, la squadra avrà finalmente anche un’arma in più con il ritorno di Bjelanovic che, dopo lo stop per infortunio, ieri è tornato in campo nella sfida di Coppa Italia contro la Salernitana. Con il rientro dell’attaccante croato, Corona potrebbe anche rifiatare, mentre sarà più difficile, per motivi di età media, vederli insieme: “Io non voglio riposare mai, ma fa piacere che sia tornato Bjelanovic perché è un giocatore importante per noi, ci darà una grossa mano. Ieri ha giocato una buona partita a Salerno, si è mosso bene, ma è normale che gli manchi la condizione. L’età media non ci permette sempre di giocare insieme, ma c’è la possibilità di farlo nell’ultima mezz’ora e cercheremo di sfruttarla al massimo”.

Infine, Corona si è espresso anche sulle ultime dichiarazioni del patron Pietro Lo Monaco, intenzionato a lasciare la società a giugno per la mancata risposta della piazza: “Sono qui da quattro anni e mi sono rotto di dire sempre le stesse cose. Chi ama il Messina venga allo stadio, noi giocheremo sempre per vincere. Sono finiti gli appelli. Il direttore vuole stimolare la piazza, come ha sempre fatto, ma la risposta non è cambiata. È inutile fare altri appelli, bisogna amare la maglia, non i giocatori”. 

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 30 ottobre 2014 alle 17:14
Autore: Davide Billa
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