Precarietà totale. A poco più di dieci giorni dalla chiusura del calciomercato invernale il Messina non ha effettuato praticamente alcuna operazione, né in entrata e neppure in uscita, immobilismo simbolo di uno stato di incertezza che colpisce tutti i settori della società. Ogni cosa è legata alle dinamiche che dovrebbero portare ad un rimodulazione delle quote societarie, annunciata da giorni. Una situazione paradossale che sta alimentando il pessimismo nell'ambiente giallorosso.

ASSETTI SOCIETARI - Non si è ancora chiusa la trattativa che sembrava ben avviata per l'ingresso nel sodalizio peloritano del gruppo laziale che fa riferimento all'avvocato Angelo Massone, che aveva presentato un'offerta d'acquisto fino ad un massimo dell'80% delle quote, a discrezione dei cedenti. Gli incontri delle ultime ore non hanno portato alla fumata bianca, sulla quale potrebbe incidere anche l'ostruzionismo della tifoseria che non vede di buon occhio il legale che ha collezionato fallimenti nel calcio tra la Romania e la Scozia. Il presidente Natale Stracuzzi proverà ad imboccare la seconda via, solo accennata in occasione della conferenza stampa che doveva essere risolutiva e si è invece trasformata in un esclusivo sfogo. Parlerà con l'imprenditore siciliano che si sarebbe detto interessato a subentrare al timone del club. Ma sono attimi davvero concitati, perché l'intera impalcatura rischia di crollare da un momento all'altro.

DIMISSIONI IN VISTA - Cristiano Lucarelli attende impaziente, ma evidentemente anche la sua posizione è tutt'altro che salda. Le promesse che gli erano state fatte dalla proprietà dopo la vittoria del derby con la Reggina non sono state mantenute. Rafforzamento dell'organico con 3-4 pedine di livello dopo lo sfoltimento dell'organico. Mosse programmate ma non eseguite. Dall'altra parte c'è il rischio concreto che possano partire alcuni big, incedibili per l'allenatore: Pozzebon (vicinissimo al Matera), De Vito (praticamente fatta la cessione alla Juve Stabia), Milinkovic (richiestissimo in Lega Pro), Maccarone, Musacci e perfino Berardi. Si tratterebbe di uno smantellamento a tutti gli effetti che permetterebbe al club di risparmiare sugli ingaggi ma azzererebbe di fatto le speranze di permanenza in terza serie. Un massacro davanti al quale Lucarelli non potrà assistere in maniera impassibile. Annullata la consueta conferenza pre-gara, oggi incontrerà i tifosi ai quali racconterà come stanno le cose. Probabile che aspetti la fine del mese e poi, se non dovessero esserci novità, rimetta il mandato.

SABATO SI GIOCA - Intanto alle porte c'è la partita delicata contro il Francavilla, alla quale il Messina si presenterà in maniera tutt'altro che serena. Il richiamo di preparazione dopo la lunga sosta post-capodanno si è sviluppato migrando tra vari campi della provincia per evitare disagi più gravi negli impianti cittadini. Bisognerà anche capire lo stato d'animo di molti giocatori che non conoscono cosa li attende nel futuro prossimo, se resteranno, quali sono i programmi della società. Lucarelli ai tifosi dirà tutto questo, chiedendo loro di stare vicino alla squadra in questo delicato momento. Il tecnico proverà a limitare i danni presentando la migliore formazione possibile. Ieri al Bacigalupo di Taormina ha provato alcuni schemi nell'amichevole contro lo Sporting finita 0-7. Con Pozzebon fermo ai box, ufficialmente per un problema al flessore, molto probabile l'impiego di Madonia in avanti. Il resto è tutto da decifrare.

Sezione: Il focus / Data: Gio 19 gennaio 2017 alle 14:11
Autore: Emanuele Rigano / Twitter: @menelpallone
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