Fino a questo momento ha collezionato ben 23 presenze in campionato con la maglia del Messina, ritagliandosi uno spazio importante in un ruolo particolarmente delicato.

Nonostante la giovanissima età, però, Fabio Bossa, centrocampista messinese, si è sempre saputo prendere le sue responsabilità, mettendo in campo grinta, geometrie, cuore e determinazione: “Sono molto contento di ciò che ho fatto fino a questo momento - afferma - , certo, si può sempre dare di più e sono consapevole del fatto che ancora ho tanto da imparare, ma sto crescendo sotto tutti i punti di vista. Peccato per l'espulsione rimediata domenica scorsa contro la Vibonese che non mi consentirà di scendere in campo contro il Palazzolo, godevo di un ottimo stato di forma e mi dispiace dovermi fermare in questo momento, ci tenevo a dare una mano ai miei compagni di squadra”.

Un punto conquistato nelle ultime due partite contro Troina e Vibonese, il quinto posto a ben tredici punti di distacco e tanto rammarico: “Contro il Troina, a parer mio, avremmo meritato di più - ha dichiarato Bossa - , mentre contro la Vibonese abbiamo giocato al di sotto dei nostri standard e siamo stati sconfitti. Non cerchiamo alibi, l'unico obiettivo in questo momento deve essere quello di scendere sempre in campo per vincere tutte le partite. Mancano ancora otto gare al termine del torneo, dovremmo affrontarle come se fossero otto finali”.

Classe 1998, nato in riva allo stretto, Fabio ha fatto la trafila nel vivaio del Messina Sud e successivamente ha vissuto un'esperienza al Milazzo, prima di trasferirsi al Messina. In maglia biancoscudata ha già collezionato 2 presenze in Serie C contro Akragas e Martina, avendo fatto negli ultimi due anni la spola la tra la prima squadra e la formazione “Berretti”. Cresciuto con il sogno di diventare un calciatore professionista, Bossa deve tutto alla sua famiglia: “I miei genitori hanno fatto tantissimi sacrifici - racconta - , continuano a farli e spero di ripagarli al più presto con le mie prestazioni e con grandi risultati. Sia loro che mia sorella mi supportano e mi sostengono sempre, mia mamma ha un'attività commerciale e nel periodo in cui ci allenavamo a Monforte San Giorgio per lei non è stato facile accompagnarmi e prendermi giornalmente al campo. Non vedo l'ora di realizzare il mio primo gol per dedicarlo a loro, sono fondamentali per me”.

Da Fabio Bossa a Federico Meo, passando per Giovanni Balsamà, Biagio Carini e Francesco Barbera. Sono tanti i giovanissimi cresciuti nel vivaio giallorosso che si stanno mettendo in luce quest'anno, ma Fabio ne cita uno che ha già attirato le attenzioni di diverse società professionistiche di Serie B e di Serie C: Damiano Lia. “Lo scorso anno ha già vinto il campionato nazionale di Serie D con la Leonzio, quest'anno sta disputando un grandissimo torneo e credo che meriti davvero il salto tra i professionisti - dice - , senza ovviamente togliere niente agli altri miei compagni di squadra, a cui sono legato e che stimo tanto. Damiano, però, ha dimostrato davvero di essere un calciatore di categoria superiore, con qualità fuori dal comune”.

In chiusura, Bossa si sofferma sul suo futuro: “Inizialmente, essendo da sempre un grandissimo tifoso del Messina, ho sentito forse più degli altri la responsabilità di vestire questa maglia, ho peccato di inesperienza in alcune circostanze, ma con il passare del tempo ho acquisito una maggiore sicurezza e dunque ho gestito meglio le pressioni di una piazza importante che pretende tanto - conclude - . Il mio sogno è quello di riportare il Messina tra i professionisti e di affermarmi nel mondo del calcio con questa maglia. I miei punti di riferimento? In realtà ho sempre cercato di crescere e di maturare senza prendere spunto da altri, posso agire sia da mezzala che da playmaker e per una questione di ruoli e caratteristiche i miei amici mi dicevano che somigliavo a Claudio Marchisio”.

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 12 marzo 2018 alle 18:55
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
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