Entro oggi, domani al massimo, Rocco Arena saprà se sarà diventato il nuovo proprietario dell’Acr Messina. i buoni uffici dell’avvocato Santoro hanno fatto desistere l’imprenditore milanese dal termine perentorio fissato per mercoledì scorso, allungando i tempi di almeno 48/72 ore.

Vuole accelerare Arena, voglioso di chiudere una trattativa che sul piano personale significherebbe tanto per un uomo che ha fatto calcio, seppur a livelli dilettantistici in Italia e in Spagna, ma che in riva allo Stretto riassaporerebbe il fascino delle proprie origini messinesi. Di certo una marcia in più verso un futuro che si spera sia finalmente di rilancio per il calcio nostrano, vittima nell’ultimo decennio di proprietà che quasi mai hanno fatto il così tanto decantato bene del Messina.

Le ultime due stagioni sotto la gestione Sciotto, poi, sono state fallimentari sotto ogni punto di vista. Dal playoff mancato dello scorso anno all’incubo retrocessione di questa stagione, nella quale la finale di Coppa Italia rappresenta più un episodio simbolico che un traguardo su cui costruire qualcosa di importante, passando per i tantissimi e marchiani errori gestionali. Di denaro se n’è sperperato tanto, soprattutto per non essersi dati una giusta programmazione, incartandosi negli ultimi mesi tra fair play finanziario, brand e accuse prima ai giornalisti e, infine, anche ai tifosi.

Nel frattempo Arena attende. Solo il tempo e, ovviamente, l’eventuale passaggio di consegne dal gruppo Sciotto, dirà se sarà l’uomo giusto per rilanciare il calcio a Messina. Nessuna ricerca, nessuna voce potrà dirlo prima del tempo. Solo una sfera di cristallo mostrerebbe un futuro che difficilmente potrà essere più buio di quanto visto in questa stagione. L’attuale proprietà, intanto, sul piatto troverebbe anche una sorta di buonuscita, al di là di una chiusura di stagione attuale che sarebbe economicamente tutta sul groppone di Rocco Arena.

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 10 maggio 2019 alle 17:26 / Fonte: Tcf tv
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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