Il calendario della serie D fa coincidere la fine dell’anno con quella del girone di andata, tempo di bilanci e di considerazioni sui rendimenti. L’anno solare del Messina porta un dato statistico curioso, perché i punti conquistati (52) sono equamente distribuiti tra le 17 gare del torneo precedente e la parte ascendente di quello in corso. Facendo il confronto con i due campionati precedenti, invece, spicca la considerazione che, pur di fronte a un avvio tradizionalmente difficile, questo Messina chiude la prima metà di stagione con un + 6 e un + 9 rispetto al passato e, quindi, il traguardo dei playoff può essere raggiunto mantenendo un passo costante, con l’augurio di evitare sbalzi di umore deleteri, specie nei momenti più difficili che si dovranno affrontare fino al mese di maggio. Il calendario potrebbe sembrare maggiormente propizio, al di là delle 9 gare su 17 da disputare al “S.Filippo”, ma l’impressione è che, in questo 2020, si giocherà  il futuro di questo progetto, nato ad agosto 2017 sulle ceneri dell’ennesimo fallimento sportivo del calcio messinese, perché solo un risultato di rilievo nella post season può aprire la porta al ripescaggio in C, sul quale la famiglia Sciotto ha ribadito di essere pronta a rispondere presente.

Tornando al bilancio dell’anno solare, spicca, nella prima metà del 2019, il raggiungimento della finale di Coppa Italia di categoria, con l’amara sconfitta subita ad opera del Matelica da una squadra giunta rimaneggiata da infortuni e squalifiche all’ultimo atto, capace di raggiungere la salvezza in campionato, attraversando tempeste e continui ribaltoni dirigenziali e tecnici. L’ultima estate, con il suo corredo di trattative fallite, fulminei cambi di direzione e il rafforzamento del dualismo cittadino in campo calcistico, su cui ci sarebbe da scrivere un trattato di sociologia, ha prodotto una struttura organizzativa capace di raggiungere ottimi risultati in tutto ciò che sta attorno alla squadra chiamata ad impegnarsi sul campo.

Ottenere l’agibilità stagionale praticamente quasi all’avvio del torneo, attraverso una sinergia con l’ing Mento, componente del Cda dell’altra società cittadina, vedere finalmente il terreno del “S.Filippo” in ottime condizioni, avere a disposizione un quartier generale come il “Marullo”, uno staff di comunicazione sempre presente in tutte le gare, in casa e in trasferta, capace di informare i media con costanza e precisione, raggiungere i mille abbonati e lanciare anche un crowdfunding sul  modello di società professionistiche, sono obiettivi importanti se si vuole davvero costruire un futuro che possa consentire di abbandonare il dilettantismo e consolidarsi sui piani superiori. Certo, siamo lontani dal convolgimento della città, in tutte le sue forze impenditoriali e sociali, da troppo tempo indifferenti rispetto al fenomeno calcio, così come la maggior parte degli sportivi, quella massa che ogni tanto si fa viva nelle grandi occasioni o nelle rilevazioni dei contatti sui contenuti che riguardano il Messina, ma che non tornerà allo stadio se non in presenza di risultati importanti.

Purtroppo, gli errori commessi nelle scelte tecniche in estate hanno portato a non essere all’altezza delle aspettative, alimentate anche dalla presenza di un totem della storia biancoscudata come Antonio Obbedio, la cui strategia di mercato si è rivelata sbagliata alla luce dei risultati prodotti sul campo. Gli aggiustamenti fatti in questo mese di dicembre, insieme a quelli che, sicuramente, verranno dai professionisti a gennaio, saranno il banco di prova definitivo per verificare se sarà Karel Zeman a condurre in porto al meglio la nave biancoscudata, se lo staff organizzativo avrà continuità di impegno, se, finalmente, la famiglia Sciotto manterrà i propri buoni propositi e, soprattutto, se i tifosi del Messina, quelli capaci di essere sempre presenti a fianco dei propri colori, potranno avere la fortuna e il merito di festeggiare, dopo anni di bocconi amari e delusioni.

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 31 dicembre 2019 alle 11:34
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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