Dai microfoni di Radio Amore, in collegamento con la sala stampa del "Francioni" di Latina, il tecnico del Messina Pietro Infantino esprime il rammarico per la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro il Matelica: "Abbiamo fatto una grande partita, imponendoci per lunghi tratti nei confronti di una squadra che ha fatto 80 punti, prendendo un palo e sfiorando più volte il pareggio. Il gol subito è stato un infortunio, ma ringrazio tantissimo i ragazzi che si sono messi a disposizione da tutti i punti di vista in questo mese, raggiungendo la salvezza e oggi arrivando a un soffio da vincere un trofeo nazionale. I nostri tifosi, poi, sono stati eccezionali, con un sostegno incessante, dopo tanti chilometri fatti e non meritavano alcuni atteggiamenti da parte dell'arbitro, che, in un certo senso, forse, non ci ha rispettato. Spero che stasera tornino a casa comunque orgogliosi del nostro impegno ed auguro loro di poter ritornare a sorridere per tante vittorie".

Sul proprio futuro l'allenatore del Messina è abbastanza chiaro: "Io posso essere criticato su tattica o tecnica, ma sono stato sempre considerato un professionista serio e corretto. Sarei onorato di restare su questa panchina prestigiosissima, ma non dipende da me, ovviamente. Sono tornato qui perché non si può rifiutare il Messina e mi auguro di avere fatto ricredere chi, magari, ha ritenuto non fossi in grado di rivestire questo ruolo".

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 18 maggio 2019 alle 18:17
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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