Lamazza, Ferrigno o nessuno dei due. Dopo una riunione con i più stretti collaboratori Pietro Sciotto sembra orientato a mantenere dentro l'attuale organigramma del club la carica di direttore sportivo, ignorando i campanelli d'allarme giunti dai risultati del campo e le convinzioni di molti addetti ai lavori. Il presidente del Rilancio Messina è convinto del lavoro prodotto fino ad oggi, dell'organico costruito e crede di potere apportare in autonomia quegli ultimi correttivi necessari a rendere ancora più competitiva la squadra, magari facendo leva sull'esperienza di Giovanni Carabellò, al quale potrebbe essere affidato “ad interim” il ruolo di Ds. Questo secondo le ultime indicazioni emerse dal "Franco Scoglio".

Se basterà, sarà il tempo a dirlo, la priorità oggi accertata anche dalla doppia sconfitta nelle prime due giornate, è rappresentata dal miglioramento del roster, specialmente per quanto riguarda la batteria degli under e qualche settore del campo. Sostenere che la rosa non abbia le caratteristiche giuste per affrontare il campionato sarebbe fuorviante e ingeneroso, non dire però che le lacune erano evidenti significherebbe cavalcare la malafede. Probabilmente lo sa lo stesso Sciotto, incappato sulla scia dell'entusiasmo nell'ormai abituale scivolone iniziale dei proclami, a lungo e breve termine. La sfida è di quelle importanti, entusiasmanti ma proibitive, l'unico modo per ottenere i successi è dimostrare. Dopo le recenti scottature, purtroppo o per fortuna, la piazza non è più disposta ad accettare illusioni. Se l'obiettivo era o è lottare per il primato, serve sicuramente qualcosa in più anche sotto il profilo organizzativo, se invece la missione è cercare di fare il meglio possibile e poi magari guardare alla graduatoria dei ripescaggi, è un altro conto. Con tutto ciò che in termini di scelte operative ne consegue. E con tutti gli alibi del caso dettati da un campionato costruito in pochissimi giorni. Sincerità, anche tra le righe, è sinonimo di serietà. Anche perché non è detto che avere soldi in mano e spenderli equivalga alla certezza del trionfo, specie se non si azzeccano le mosse cruciali.

Intanto al gruppo si è aggregato il classe 1999 Francesco Ammendola dalla Sarnese, la formula è quella del prestito con diritto di riscatto. Nelle prossime ore un altro colpo potrebbe essere messo a segno in difesa, un centrale di esperienza che possa consegnare più sicurezza all'interno pacchetto arretrato e che risponde al nome di Mattia Rosato, 23enne ex Gubbio, Lupa Castelli Romani e Lupa Roma che porta in dote oltre 70 presenze nelle ultime tre stagioni in LegaPro.

E' rientrato in gruppo Stefano Tricamo dopo il problema al flessore, mentre si sono fermati ma solo precauzionalmente Fabio Bossa e Davide Bonodio. Il tecnico Antonio Venuto vuole rialzare la testa e abbandonare i bassifondi della graduatoria, conquistando i primi punti contro la Cittanovese. Si aspettava un inizio di torneo diverso, non è il solo.

Sezione: Il focus / Data: Mer 13 settembre 2017 alle 11:09
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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