La Corte d’Appello Federale, presieduta da Sergio Santoro, ha inflitto questa sera al Messina due punti di penalizzazione, da scontarsi nella stagione 2016-2017, a seguito dell’accoglimento del ricorso avverso il proscioglimento pronunciato dal Tribunale Federale Nazionale lo scorso 15 maggio.

La vicenda è quella della fidejussione presentata dalla società biancoscudata il 31 gennaio di quest’anno in  sostituzione di quella a suo tempo emessa dalla Gable Insurance, società in seguito fallita, ma per la quale non venne versato il premio di 6.000 euro, causando il deferimento e l’avvio del processo sportivo.

Nessuna conseguenza per l’esito del torneo appena concluso, visto che il Messina scende a quota 42 punti, in quindicesima posizione, visto la peggiore differenza reti rispetto al Monopoli, mantenendo 3 lunghezze di margine dalla zona playout.

I legali dell’Acr, il messinese Massimo Rizzo, e l’avv. Edorado Chiacchio, erano presenti all’udienza tenutasi oggi a Roma, ma, alla fine, ha prevalso la linea della Procura Federale che, nel primo grado di giudizio, aveva chiesto la sanzione prevista dalle norme in questa fattispecie, ottenendo il rigetto del deferimento.

Si chiude così un procedimento che, negli ultimi mesi del campionato, aveva messo sotto pressione l’ambiente e la squadra in lotta per mantenere la categoria, con il Messina preso di mira dalle altre società coinvolte nella bagarre salvezza che speravano in provvedimenti draconiani, rivelatisi senza riscontri alla prova dei fatti processuali.

La giornata di oggi non ha registrato novità di rilievo da parte dello staff dirigenziale e del presidente Proto, che continuano gli sforzi per completare in tempo tutti gli adempimenti necessari in vista della scadenza del 26 giugno, per superare lo scoglio dell’iscrizione e partire con la nuova stagione.

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 07 giugno 2017 alle 20:53
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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