Cristiano Lucarelli alla vigilia della sfida con il Siracusa si è soffermato anche sul mercato invernale alle porte, in occasione del quale il Messina è chiamato a rimodellare un organico apparso spesso inadeguato. “In linea di massima le decisioni più importanti sono state prese - ha rivelato il trianer livornese -, non ho mai chiuso la porta a chi dimostra di tenere a questa maglia e vorrebbe restare con noi per tenere a galla la barca, lottando fino alla fine, possibile anche che chi ha spesso giocato non mi dia le garanzie per sostenere e resistere in questo contesto. Abbiamo delle idee, delle convinzioni, ma non vuol dire che non possiamo tornarci sopra e rivalutarle in positivo o negativo”.

Tutti sul filo della tensione, per una valutazione che sarà complessiva: “Abbiamo studiato tutto, ingaggi, ampiezza delle rosa, situazione economica attuale, sulla base di questo è stato svolto un lavoro meticoloso che si è basato anche sulle soluzioni tattiche. Se uno, ad esempio, può fare sia il centrale di difesa che l'esterno ha più possibilità di rimanere perché ci offre delle garanzie e alternative per risparmiare e investire in altri ruoli. Abbiam messo in atto il giochino degli incastri, ritenendo possa essere utile alla causa del Messina, se realizzabile lo vedremo tra poco”.

Questi gli spunti chiave: “Secondo noi diventa una condizione necessaria trovare serenità interna, è inutile avere trenta giocatori in organico quando poi otto si spogliano con gli altri ragazzi ma lavorano con il preparatore atletico, sono delusi e magari influisce negativamente sull'umore a macchia d'olio nello spogliatoio. Dobbiamo rimanere in 22, che dovranno essere dei guerrieri perché rimanere a Messina in tale situazione significa questo, cerchiamo gente con determinati requisiti umani”.

Sguardi meno tesi e più orgogliosi, già da domani: “Sul pullman mi aspetto qualche sorriso, in altre partite non c'era l'umore giusto, con il Siracusa è troppo importante anche in funzione derby dello Stretto. Non voglio sminuire la prossima, ma preferisco pensare partita dopo partita, le difficoltà aumenterebbero se non dovessimo fare risultato. Con la Reggina sono consapevole che si tratta di una partita speciale, sono curioso di viverla ma non è la priorità adesso”.

La classifica oggi dice certe cose, da gennaio per Lucarelli potrebbero anche cambiare: “Il calcio ci insegna che le tabelle e i pronostici vengono spesso sovvertiti, magari ci sono squadre che potranno fare un grande girone di ritorno agganciandosi ad un treno sulla carta considerato impossibile, magari altre che stanno in basso risalire o chi sta sopra crollare. Ormai ci sono due campionati, uno fino a metà stagione e l'altro da febbraio in poi".

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 21 dicembre 2016 alle 16:16
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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