Nella sala stampa dello stadio "Franco Scoglio" di Messina la presentazione del nuovo direttore sportivo biancoscudato Francesco Lamazza e del tecnico Giacomo Modica che ha già esordito in panchina nella sfortunata trasferta sul campo del Roccella.

Assente il presidente Pietro Sciotto per sopraggiunti impegni lavorativi, la conferenza stampa è stata introdotta dal responsabile dell'area marketing Achille Longo.

Il primo a prendere la parola è il direttore sportivo Francesco Lamazza: "Ad una piazza così importante come Messina non si può dire di no. Conoscevo già il mister Giacomo Modica, avendo lavorato con lui a Lecco. In questa prima fase cercheremo di capire, studiare e poi agire in sintonia. Sono qui da sabato e sto studiando l'ambiente in maniera meticolosa e scrupolosa. È necessaria, prima di ogni altra cosa, un'organizzazione societaria. Il tempo è poco, la squadra paga la tarda partenza, ma ritengo che non sia una priorità intervenire in questo momento sul mercato, bensì pensare prima ad un'organizzazione di base necessaria. Sono un direttore sportivo di campo, sto vicino alla squadra e la seguo sempre. Mi piace vivere lo spogliatoio e stare vicino ai calciatori. Ritengo -  ha continuato il neo dirigente - che ci sia la necessità di tre componenti fondamentali: società, tifosi e stampa. Mettiamo da parte ogni rancore e ripartiamo assieme con decisione e con grande consapevolezza. Il presidente è partito con grande entusiasmo, ma iniziare ad agosto inoltrato è difficilissimo per tutti. Alcune dichiarazioni, probabilmente, hanno messo in secondo piano la tarda partenza, generando così altissime aspettative, ma non dobbiamo dimenticarci quanto sia difficile iniziare in ritardo, costruendo una società da zero. Tuttavia, ritengo che l'entusiasmo del nostro presidente sia già un'ottima base di partenza".

Quindi, l'analisi del mister Giacomo Modica: "In questo momento ho un organico molto folto, ma non sono venuto qui per fare un bagno di sangue. Sono calciatori stipendiati dalla società e da loro mi attendo tanto. Dobbiamo trovare una leadership di gioco e di conseguenza un gioco che sia al tempo stesso divertente ed efficace. Questo è un lavoro e va fatto con amore, passione, serietà, lealtà e serenità. L'ambiente, quando vuole, è straordinario, ma sa essere anche pesante. Il Sud è così, la gente dà e toglie tanto, dobbiamo essere bravi noi a coinvolgere la piazza. Messina è straordinaria, ma la gente deve capire che giochiamo in Serie D, non più in Serie A, bisogna lottare. Il gioco verrà pian piano attraverso il lavoro, intanto dobbiamo sacrificarci. L'unica medicina che conosco è il lavoro, unito all'educazione sportiva e non solo. Non è arrivato Padre Pio a far miracoli, ma un allenatore che vuole provare a mettere la sua esperienza a disposizione del club. Il Messina è una società gloriosa. Dobbiamo trovare una serie utile per ripartire ed inanellare una serie di risultati positivi. Adesso devo cercare di capire dove posso intervenire e come. Lavorerò gradatamente, ma confido molto nella professionalità dei miei calciatori. Mi aspetto tanto dagli over, che si mettano a disposizione e che possano trascinare gli under".

Conclusa la prima fase relativa alla squadra, il tecnico si è soffermato sui singoli e sulle scelte fatte nell'ultimo match: "Francesco Colombini? Ho fatto una valutazione tecnica domenica scorsa, scegliendo Stefano Tricamo. Ho visto dei filmati, avevamo di fronte un avversario velocissimo come David Yeboah e dovevamo arginarlo".

Il tecnico Giacomo Modica è molto chiaro sulla gestione del gruppo ed il messaggio è diretto ai calciatori: "I ragazzi hanno voglia ed intenzione di mettersi a disposizione per fare qualcosa di importante. Dobbiamo trovare una quadratura che ci permetta di essere squadra. Il mio predecessore purtroppo ha dovuto convivere con tante difficoltà, ha vissuto in un vero e proprio porto di mare. Le mie dichiarazioni nel post-gara? Non ho parlato di una squadra senz'anima, alcune parole sono state travisate. Non ho mai detto nulla contro il mio predecessore a cui non posso imputare nulla, perché sicuramente ha lavorato in una condizione di continui stravolgimenti da agosto ad oggi. Di conseguenza è stato praticamente impossibile preparare al meglio la squadra sul piano fisico. I calciatori dovranno dimostrarmi chi ha voglia o meno di restare a Messina. Tre fallimenti societari in dieci anni? Qualcosa non è andata per il verso giusto a Messina. Indubbiamente".

Giacomo Modica sarà aiutato anche in riva allo Stretto da Michele Facciolo: "Il mio collaboratore tecnico lavora con me da cinque anni tra Celano e Melfi e mi darà una grande mano. Non siamo i pivellini di turno come ho letto da qualche parte".

In chiusura, una battuta anche per il vice allenatore Michele Facciolo: "Ci tengo a salutarvi e ringraziarvi. Sono felicissimo di tornare a lavorare con Giacomo Messina. Cercheremo assieme di risalire la china".

Da sinistra, Achille Longo, Francesco Lamazza, Giacomo Modica e l'allenatore in seconda Michele Facciolo.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 19 ottobre 2017 alle 12:02
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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