Da quando sono qui sembra che la partita sia l’ultimo pensiero, perché ci sono tantissimi argomenti che vanno trattati al di fuori del campo di calcio”. C’è un filo di amarezza nelle parole di Cristiano Lucarelli alla vigilia della sfida spartiacque che attende il Messina impegnato sul campo dell’Akragas, perché la notizia con cui si apre la conferenza stampa prepartita è che “Da lunedì ci trasferiamo al Celeste - rivela il tecnico - perché al San Filippo siamo a un punto di non ritorno e dobbiamo cercare di rendere il nostro campo di gioco un po’ più presentabile. Qualcosa a questo punto va fatta, rischiamo di compromettere quotidianamente la salute dei calciatori e per questo ho messo la società in contatto con la “Limonta” per avere un preventivo sul rifacimento del manto in sintetico. Costerebbe intorno ai 300mila euro e tra rate, mutuo, costo del gas per l’acqua calda e quant’altro la società spende già tanto”.

Lucarelli passa, poi, all’analisi del match dell’Esseneto: “Noi non cerchiamo mai alibi - prosegue - ci isoliamo dalle problematiche che vediamo attorno a noi, anche se la mattina quando mi sveglio ho paura a leggere il giornale. Questo, come dico sempre ai ragazzi, non deve farci distrarre da quello che è il discorso campo e domani ci attende una partita delicata: non stiamo meglio dell’Akragas come classifica, abbiamo un po’ di serenità in più rispetto al passato ma domani non sarà semplice. Loro sono molto concentrati e ci vorranno fare la pelle come normale che sia, perché siamo una squadra importante in questa regione: tutti vogliono batterci e fare una grande partita, specie in un derby”.

Akragas in silenzio stampa che si è allenato tutta la settimana con l’intenzione di ritrovare la vittoria e salvare la panchina di Lello Di Napoli, uno dei tanti ex di giornata: “È un bravo allenatore - afferma Lucarelli - che l’anno scorso ha fatto anche abbastanza bene qui. Me ne parlano bene sul piano umano e sono certo che preparerà la partita venendoci addosso: sarà un sfida simile a quella con la Fidelis Andria, ma sono certo che la squadra risponderà da subito alle sollecitazioni dell’avversario, l’ho avvertito in settimana dallo stato d’animo dei ragazzi. Modifiche tattiche? Abbiamo preparato la partita in una certa maniera, dovremo essere camaleontici perché credo che loro potrebbero anche modificare il consueto 3-5-2. Se dovessero confermarlo, metterò in campo una squadra che possa cambiare il proprio schieramento da subito senza dover attendere 50’ come successo la settimana scorsa”.

Non sarà sicuramente della partita Mancini, mentre potrebbe restare aperto fino all’ultimo il ballottaggio tra Madonia e Ferri per il ruolo di terzo attaccante. Foresta, invece, appare pienamente recuperato dai fastidi avvertiti in settimana: “L’assenza di Mancini mi fa perdere tanto - spiega Lucarelli - mi piace tanto da mezzala perché si butta dentro e può fare tanti gol in quella posizione, nel mio modo di vedere il 4-3-3 ha l’inserimento in più e i tempi di giocata come Hamsik. Aspettiamo che si rimetta in sesto e ci possa poi dare un apporto, però l’importante al momento è la salute del ragazzo. Foresta ha preso una botta dura nella partitella con la Berretti, ma non dovrebbe essere compromessa la sua presenza in campo. Non ho dubbi tra Madonia e Ferri, valuto l’avversario che ho di fronte e il calciatore che giocherà in quella corsia. Se c’è un uomo che spinge molto non posso chiedere a Madonia di rincorrerlo per 94’, per cui devo anche capire come contrapporre i miei giocatori all’avversario con efficacia”.

Ultima battuta sul mercato con l’affare Nardini che appare ormai svanito: “La società - dice Lucarelli - ha fatto una proposta economica che ritengo molto importante e in linea con le esigenze del calciatore, posto soprattutto che il 7 maggio potrebbe terminare la nostra stagione. Lui poi ha alzato il tiro e ora abbiamo deciso che o viene alle nostre condizioni sposando la causa Messina, oppure preferiamo andare avanti così fino a gennaio quando andremo su giocatori più pronti. Vogliamo solo gente determinata che si metta l’elmetto come ho fatto io e dia tutto per il progetto Messina”.

In chiusura, Lucarelli esprime un pensiero anche su Amato Ciciretti (convocato da Ventura per il prossimo stage della Nazionale maggiore) che prima di vestire la maglia del Messina era stato alle dipendenze del tecnico livornese in quel di Pistoia: “Ha una tecnica incredibile - conclude - e l’ho sempre fatto giocare davanti alla difesa alla Pirlo per la tecnica che ha. Ci faceva girare a meraviglia venendo sempre fuori palla al piede: credo sia l’erede naturale di Pirlo, anche se adesso in LegaPro o in Serie B può fare bene anche da esterno d’attacco. All’epoca era un po’ acerbo, ma con due cagnacci ai lati può diventare un grande come Guardiola, Fabregas o Pirlo. Gli faccio i complimenti e gli auguro una brillante carriera, perché è un ragazzo serio che merita tanto”.

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 19 novembre 2016 alle 13:23
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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