«Sono a disposizione del tecnico e della squadra, non so se sarò in campo dal primo minuto contro l'Aversa, ma sono pronto a dare il mio contributo».

A parlare in conferenza stampa è il centrocampista del Messina Manuel Mancini, 8 presenze in maglia biancoscudata fino a questo momento, reduce da un infortunio al ginocchio destro, ma completamente recuperato.

«Quando arrivai a Messina, a gennaio, speravo in una salvezza un po' più tranquilla, non mi sarei mai immaginato questa situazione, ma continuiamo a lottare per raggiungere il nostro obiettivo con carattere e determinazione - afferma l'esperto centrocampista scuola Lazio - . Abbiamo le qualità tecniche e mentali per far bene contro l'Aversa, il gruppo è unito, non c'è in ballo la maglia da titolare, ma la faccia di ognuno di noi, ad Aversa non scenderanno in campo undici calciatori, bensì diciassette titolari pronti a remare verso un'unica direzione e a dare il massimo dal primo all'ultimo minuto».

Il Messina, attualmente, ha solo un punto di vantaggio sull'ultimo posto, occupato dal terzetto composto da Reggina, Ischia e Aversa ed è reduce da un pareggio casalingo a reti bianche contro il Cosenza: «Non dobbiamo guardare la classifica, dopo sei sconfitte e un pareggio non è semplice, ma dobbiamo cercare di ripartire giorno dopo giorno, domenica dopo domenica, sono certo che questa squadra riuscirà a raggiungere l'obiettivo - dichiara l'atleta classe 1983  - . Troppe volte siamo stati penalizzati da alcune decisioni arbitrali, anche in passato, ma non dobbiamo pensarci, perché solo noi possiamo invertire la rotta facendo un gol in più dei nostri avversari. Non voglio pensare che ci sia qualcosa contro il Messina, pensieri del genere porterebbero solo negatività all'interno del gruppo, il nostro unico obiettivo deve essere conquistare i tre punti contro l'Aversa».

Mancini, calciatore eclettico e in grado di ricoprire più ruoli, ha messo la sua esperienza a disposizione del tecnico Nello Di Costanzo: «Ho parlato con il mister, sono a sua completa disposizione - afferma Mancini - . Anche se sono un tipo piuttosto silenzioso, sono estremamente positivo, dunque non andrò mai contro la mia squadra o contro un allenatore, posso andare in panchina, in tribuna o giocare in un ruolo che magari non è il mio, ma non sarà mai un problema, la cosa più importante è il bene della squadra. I play-out? Non voglio neanche nominarli, mi viene il prurito. Meglio non pensarci, pensiamo esclusivamente alla partita di domenica per il momento».

L'ultima vittoria del Messina risale ormai al 25 gennaio nel derby contro la Reggina. Sette sconfitte e due pareggi nelle ultime nove partite hanno portato il Messina al quartultimo posto in graduatoria, in piena zona play-out e a sette lunghezze dalla salvezza diretta: «I fattori sono tanti, ma noi giocatori adesso dobbiamo prenderci le nostre responsabilità - dichiara in chiusura Mancini - . Siamo noi che andiamo in campo, siamo noi i diretti interessati, magari Mancini fin qui ha dato novanta, quando poteva dare cento, dobbiamo essere noi a dare il massimo da qui alla fine. Forse non è il momento adatto per dire tutto quello che penso, nel calcio è importante tutto. Le condizioni dello stadio Giovanni Celeste? Critiche, anche se non deve essere un alibi o una giustificazione per noi. Ci sono stati tanti infortuni fin qui, lo vediamo tutti quanti lo stato del terreno di gioco, secondo me è un fattore che ha influito tantissimo».

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 25 marzo 2015 alle 11:30
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
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