Male sotto tutti i punti di vista, dal risultato alla prestazione. È quello che esce fuori dopo la sconfitta interna contro il Melfi per un Messina che, dalla speranza salvezza, sprofonda nuovamente nel rischio play-out: “È stata una brutta partita, è andata male, ci prendiamo le nostre responsabilità, perché abbiamo giocato un primo tempo ridicolo. Ci eravamo detti di stare attenti su calci piazzati e ripartenze e, invece, proprio lì ci siamo complicati la vita. Ci siamo fatti quattro gol da soli su disattenzioni che, di solito, non concediamo”, è questa l’analisi del capitano giallorosso, Gianluca Musacci che sa bene quanto il ko dipenda dall’approccio sbagliato della squadra: “Prima della partita – ha continuato - eravamo carichi, sapevamo quanto era importante e, forse, la sentivamo troppo e non vedevamo l’ora di vincere. Non siamo riusciti a esprimerci in campo, non riuscivamo a giocare palla e o fare quello che avevamo preparato”.

Risultato che tiene il Messina a quota 39, ma con la vittoria del Monopoli si è ridotto ad appena due lunghezze il vantaggio sulla zona play-out, sempre in attesa della sentenza su un eventuale penalizzazione. La strada verso la salvezza si è complicata ulteriormente e le prossime tre gare contro Lecce, Cosenza e Vibonese, squadre ancora in lotta per i rispettivi obiettivi, saranno delicate e decisive: “Dobbiamo fare ancora più gruppo, lavorare e non pensare più a questa partita. Ormai è andata, abbiamo commesso errori ridicoli – ha ribadito Musacci -. Stiamo uniti e andiamo avanti, perché il Messina non è retrocesso e non è nei play-out. Da un anno viviamo tra le difficoltà, ma lottiamo ogni domenica per i tre punti. Non è stato un anno semplice per la squadra e sapevamo di doverci conquistarci la salvezza alla fine, non si poteva pensare di finire con 5-6 punti di vantaggio. È arrivata questa sconfitta dopo un periodo positivo, abbiamo sbagliato, ci prendiamo le nostre responsabilità e guardiamo avanti. La squadra deve rimanere unita, senza trovare colpevoli o alibi. Il calcio è anche sbagliare una partita, giochiamo in Lega Pro, non siamo fenomeni, pedaliamo ogni settimana e continueremo a farlo. Qui siamo tutti utili e nessuno indispensabile – ha concluso il centrocampista – e dobbiamo lavorare per portare il Messina alla salvezza”.
 

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 15 aprile 2017 alle 19:44
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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