Intorno alle 18.30 di ieri sera, l’Acr Messina ha inviato via PEC la prima parte della domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie C. Una comunicazione, però, sprovvista delle liberatorie dei calciatori sugli stipendi che dovranno percepire: fattore che potrebbe far rischiare al club biancoscudato una penalizzazione di due punti nel prossimo campionato (pena raddoppiata proprio ieri dalla Lega calcio), ma se entro venerdì 30 il Messina dovesse dimostrare di aver regolarmente pagato gli stipendi, il rischio penalizzazione potrebbe decadere.

Il nodo principale, stavolta, è legato a una pendenza che l’Acr ha nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. I poco più di 400mila euro necessari per il pagamento delle spettanze sarebbero già nelle casse di Proto e soci, ma il debito fiscale (che peraltro è aumentato per il mancato versamento di alcune rate da parte della vecchie proprietà) ha bloccato tutto. Il Messina si è subito attivato per sistemare il tutto entro venerdì: primo passo l’invio di una PEC alla Riscossione Sicilia per chiarire la situazione, anche perché bisogna completare la domanda d’iscrizione (comprensiva di tassa), certificare la fideiussione propedeutica e dimostrare l’avvenuto pagamento degli stipendi. Il tutto, ripetiamo, entro giorno 30.

La mancata definizione del quadro con l’Agenzia delle Entrate, al momento, ha stoppato tutto, ma il presidente Proto spera di sbloccare al più presto quest’empasse sia per non pregiudicare la già imponente massa debitoria, sia per non incorrere in pesanti penalizzazioni in vista del prossimo campionato. La buona notizia, in ogni caso, è che la società ha in mano tutte le liberatorie firmate da calciatori e tesserati.
 

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 27 giugno 2017 alle 15:22
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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