Amareggiato e distrutto come tutti i tifosi”. L’amministratore delegato dell’Acr Messina Paolo Sciotto si presenta in sala stampa con l’intento di non fare prigionieri, accusando senza mezze misure l’intera rosa costruita dal ds Obbedio e reduce dalla scoppola nella stracittadina con il Football Club: “Questa non è la squadra che pensavano all’inizio di poter vedere in campo - prosegue - chiedo scusa a nome della proprietà ai tifosi per questo risultato vergognoso. Il presidente ha già parlato alla squadra, ribadendo in modo possente che siamo a un punto di non ritorno. Quest’anno ci ha caratterizzato la trasparenza e per questo diciamo che oggi questi giocatori non rispecchiano neanche questa categoria e chi ha costruito la squadra ha fatto un danno tecnico ed economico alla società. È stato chiesto ai calciatori, da lunedì, di avere un po’ di dignità e prendere coscienza dei propri limiti, rimodulando i loro contratti e pianificando un piano di rilancio”.

Prima che arrivi il comunicato con le dimissioni dello staff tecnico, Paolo Sciotto non usa mezzi termini contro la squadra: “So che queste dichiarazioni sono forti e demoralizzeranno la squadra - dice - ma una società che si rispetti deve trovare rimedi forti e che possano dare un minimo di rilancio e dignità. Ricordiamoci che siamo l’Acr Messina e ora chi ha contratti pesanti in tasca deve prendere coscienza di essere arrivato alla cosiddetta quota 100. La nostra volontà è rilanciare subito sul mercato e non attendere il 2 dicembre. Complimenti al Football Club, oggi ha messo in campo una cattiveria agonistica che noi non abbiamo nella testa e neanche nelle gambe. Rando? Abbiamo un rapporto eccezionale, ha cercato di spremere tutto da questi ragazzi, cercando di infondergli il suo entusiasmo e quello che significa essere tifoso del Messina. Purtroppo questo entusiasmo è durato solo qualche settimana, poi questi ragazzi sono scesi ancora più in basso”.

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 03 novembre 2019 alle 20:28
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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