Preziosa vittoria quella del Messina sulla Vigor Lamezia, al termine di una partita poco spettacolare. Decide Corona, ancora una volta protagonista. Ecco le nostre pagelle:

MESSINA

Iuliano 6,5 – Dirige la difesa e da tranquillità ai compagni. Al 20’ è bravo a recuperare la posizione sul calcio piazzato di Puccio. “Ettorone” può recuperare con calma, ma non troppo, la tranquillità: “ ‘O Giaguaro “ veglia su di lui.

Silvestri 6 – La posizione di esterno destro nella difesa a 4 non è la sua preferita e, soprattutto nel primo tempo, ha qualche incertezza che potrebbe diventare fatale. Grassadonia, negli ultimi minuti, dopo l’ingresso di Cane, lo dirotta sulla fascia sinistra, ma Rapisarda e Scarsella sono già con la benzina in rosso e, quindi, lui può anche assistere Corona in avanti nei minuti in cui serviva mettere in ghiaccio la partita.

Altobello 6 – Stavolta non va fuori giri, né tecnicamente né mentalmente. Anticipi puliti e chiusure puntuali, nelle pochissimi occasioni in cui Del Sante ha provato a farsi spazio.

Stefani 6,5 – Merita mezzo punto in più per la personalità, il carisma e la grinta che mette in campo anche in questa occasione. Si candida a prendere il nomignolo di “Ignoffo biondo”.

Donnarumma 5,5 – Incerto, a volte pauroso nei contrasti e nel proporsi in avanti. Prova a fare il compitino, ma gli riesce male, e il mister lo sostituisce per gli ultimi 10 minuti di gara, recupero incluso, proprio perché lo vede in debito di ossigeno. Gli subentra Cane (sv), che dà un buon contributo di corsa e fisico in un momento topico della gara.

Pepe Vincenzo 6 – E’ un esterno di ruolo e, da quando Grassadonia ha cambiato modulo, può mettere in mostra le sue doti e inserirsi meglio nei tempi di gioco. I ritmi non ossessivi del match ne condizionano la prestazione, soprattutto sul piano della continuità della proposta offensiva, ma lui è bravo anche a coprire con grinta e diligenza per togliere spazi ai lametini.

Damonte 6,5 – Il minutaggio accumulato nelle ultime gare gli dà sempre maggiore fiducia e, in campo, si inizia a vedere il motivo per cui ha già un curriculum di tutto rispetto in serie B. E’ caparbio, ma anche furbo, in occasione del rigore conquistato, perché, come ha dichiarato in sala stampa, “I regali bisogna anche scartarli..”

Bucolo 6 – Grande contributo di corsa, sacrificio e la consueta attenzione a non beccare il cartellino che lo farebbe squalificare, senza però inficiare la prestazione. L’anno scorso la diffida durò più di 30 partite. Vediamo se in questa stagione Sarino supererà questo record.

Izzillo 6 – Raggiunge la sufficienza per l’impegno e la dedizione ad adattarsi in fase di copertura, mentre il suo ruolo sarebbe quello di centrocampista offensivo, ma tradisce queste sue propensioni quando spreca un colpo di testa semplice da mettere in rete, proprio al 4’. A metà ripresa il tecnico lo sostituisce con Bortoli (sv) che ha il merito di non strafare e mettersi al servizio della squadra.

Orlando 6 – Il nuovo modulo lo costringe a rincorse continue per dare i giusti equilibri e lui si sacrifica mettendo da parte quello spunto sotto rete che ha già dimostrato a Messina. Coglierà i frutti di questo impegno supplementare quando la posizione di classifica più tranquilla consentirà di pensare di più allo spettacolo. Arriva stravolto alla sostituzione al 29’ della ripresa con il neo acquisto Gaeta (6) che si merita la medesima valutazione perché entra subito nel match, fa sentire il fisico e fa capire anche di avere una voglia matta di entrare in questo, finalmente ricostruito, “gruppo Messina”.

Corona 7,5 – One man show, el hombre del partido, MVP, meriterebbe una puntata dei “Signori del Calcio” su Sky. Dà la carica, tiene palla e fa girare la testa agli avversari, in tutte le fasi della gara e non solo nei minuti finali, ritorna in difesa sui calci d’angolo subiti, trasforma il rigore decisivo e, in sala stampa, dedica la vittoria a Daniel Leone, il portiere della Reggina operato di urgenza in settimana per un tumore al cervello, e alla città di Genova, colpita dall’alluvione. In Argentina, lo chiamerebbero “caudillo”, ma all’ ACR ce n’è già uno, ed è sufficiente.

Gianluca Grassadonia 7 – Il suo capolavoro, insieme alla società ed ai calciatori, è stato ricostruire un gruppo quasi liquefatto dopo le scoppole prese con Matera, Paganese e Casertana nel giro di otto giorni, facendo, lui per primo, un passo indietro sulle sue convinzioni tattiche. Adesso, occorre dare continuità per potere trovare la tranquillità necessaria per pensare anche allo spettacolo ed al gioco propositivo tanto caro al tecnico salernitano.

VIGOR LAMEZIA: Piacenti 6; Rapisarda 6, Filosa 5,5, Gattari 5,5, Malerba 5,5; Puccio 6,5, Battaglia 5 (dal 17’ st Giampà sv ), Scarsella 5,5 (dal 44’ st Voltasio sv); Montella 5, Del Sante 5, Improta 5,5 (dal 32’ st Held sv). Allenatore: Alessandro Erra 5,5. 

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 19 ottobre 2014 alle 13:26 / Fonte: Davide Mangiapane
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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