È bastato che il Palermo alzasse i giri de motore in avvio di ripresa per indirizzare la partita del Barbera e mettere alle corde il Messina, battuto 1-0 dal gol di Felici. Il calo totale della squadra è confermato anche dal tecnico Zeman: “Per tutta la partita non si è vista organizzazione offensiva - dice - ed è l’aspetto che curiamo ogni settimana, quindi probabilmente c’è stata paura di giocare, tanto che sembrava ci fosse una bomba al posto del pallone. Prestazione negativa: nel primo tempo abbiamo giocato una partita compatta e ci siamo difesi bene, ma non abbiamo messo in pratica ciò che studiamo. Non me ne capacito, ma sicuramente ci saranno delle motivazioni di cui discuteremo da martedì. Solo timore reverenziale? Lo spero perché non vorrei che si ripetesse: a Palermo si gioca una volta sola e spero che dalla prossima si vedrà un Messina diverso”.

Partita, poi, determinata a centrocampo, reparto nel quale i rosanero Martin e Martinelli hanno sovrastato i dirimpettai Sampietro e Ott Vale sul piano delle geometrie e del ritmo: “Non ridurrei comunque tutto a questa disamina - conclude Zeman - perché penso che abbiamo sofferto anche nell’impostazione da dietro e con i due terzini. Sembrava che molti di noi non sapessero giocare a calcio e invece non è così perché li conosco. Mercato? Mi sarei aspettato dei correttivi anche se oggi avessimo vinto. I programmi sono questi e non vanno stravolti in base ai risultati che arrivano. C’è da dire che le prossime trasferte saranno contro due squadre insidiose e bisogna vedere quando e come cambiare il gruppo”.

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 24 novembre 2019 alle 22:28
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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