E' coinvolto anche un personaggio di riferimento dell'Acr Messina nell'operazione Totem che, all'alba di oggi, ha inferto un durissimo colpo al clan di Giostra, scuotendo l'opionione pubblica cittadina. Tra i 23 ordini di custodia cautelare (un 24esimo soggetto risulta irreperibile), infatti, spicca il nome di Pietro Gugliotta, vicepresidente giallorosso, ora ai domiciliari. Va subito precisato che nell'inchiesta non risulta direttamente e in nessun modo immischiata la società, ma ovviamente andranno valutate le influenze e le ripercussioni sugli assetti del club di cui Gugliotta è uno dei capi portanti, tra i protagonisti assoluti della trattativa che lo scorso anno ha portato l'attuale proprietà a rilevare la maggioranza delle quote da Pietro Lo Monaco.

L'inchiesta coinvolge diverse persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, detenzione illegale di armi, esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamento di animali e altro, aggravati dalle modalità mafiose. Le indagini avrebbero consentito di portare alla luce una pericolosa e strutturata organizzazione criminale, radicata a Giostra ma con forti cointeressi con altri gruppi criminali della città, diretta, organizzata e promossa da Luigi Tibia, nipote del boss detenuto Luigi Galli, il quale avrebbe stabilito le strategie da seguire, impartito disposizioni agli altri associati, pianificato e partecipato alle attività illecite.

Pietro Gugliotta, che è amministratore giudiziario di alcune società sequestrate, avrebbe favorito in qualche modo un'operazione del clan. Tibia, nel corso delle indagini, manifestava l’intenzione di acquisire la gestione del lido-piscina insistente nella struttura turistico-balneare “Giardino delle Palme” di Mortelle, per la stagione estiva 2014, posta in liquidazione coatta. Ecco cosa spiegano congiuntamente Questura di Messina e Comando provinciale dei carabinieri: «Ottenendo l’appoggio del concorrente esterno Pietro Gugliotta, commissario liquidatore della società cooperativa di navigazione a r.l. Garibaldi, in liquidazione coatta amministrativa, proprietaria di due lidi balneari esistenti presso la struttura alberghiera Grand Hotel Lido - Giardino delle Palme, Tibia ha fatto in modo di ottenerla in affidamento, estromettendo altri imprenditori aspiranti nelle procedure di affidamento, turbando lo svolgimento della gara. Ottenuta la concessione, la gestirà tramite la società Tide srl, per la stagione estiva. Giova evidenziare che, allo stato attuale, Pietro Gugliotta riveste l’incarico di vice presidente della società di calcio Acr Messina, dall’agosto del 2015».

Nelle prime ore odierne i poliziotti della Squadra Mobile di Messina e i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito in provincia e in quelle di Catania, Enna, Mantova e Cagliari, l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina, Monica Marino, su richiesta del Procuratore della Repubblica di Messina, Guido Lo Forte e dei Sostituti Procuratori Maria Pellegrino, Liliana Todaro e Fabrizio Monaco.

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 29 giugno 2016 alle 11:07
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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