“Abbiamo valutato un insieme di aspetti con la società, con il ds Obbedio e il presidente Sciotto. Prendere un altro allenatore che non conosce le dinamiche interne poteva essere un azzardo e abbiamo preferito una soluzione interna per dare subito un’identità a questa squadra”. A spiegare le motivazioni che hanno spinta l’Acr Messina ad affidare la panchina a Pasquale Rando è stato lo stesso neo allenatore che, lasciato il ruolo di responsabile dell’area tecnica, siederà in panchina. Una scelta personale su “spinta” anche del figlio Manuel, trasferitosi all’Empoli: “È andato in una società importante e ha contributo a farmi tornare in panchina. Mi ha detto che sei anni di ferie erano tanti e mi ha convinto”, ha rivelato mister Rando, che si è così assunto una grande responsabilità.

Guidare l’Acr in un momento così difficile non è un compito semplice: “Sono le cose che mi piacciono di più, le cose facili non hanno lo stesso gusto. Considerando la situazione attuale è davvero un’impresa, ma sono determinato e consapevole che la squadra potrà dare soddisfazioni”. Carattere e grinta che serviranno ai giallorossi: “Difficile dire cosa non abbia funzionato perché la squadra ha tanta qualità e giocatori che lo scorso anno hanno fatto bene, ma probabilmente è stata condizionata da qualche infortunio iniziale. In questi primi giorni ho visto la voglia di tirarsi fuori”.

Zero punti dopo tre giornate e, a questo punto, sembra anche superfluo parlare di moduli, anche se con ogni probabilità la squadra passerà dal 3-5-2 di Cazzarò, difeso dallo stesso Rando, al 4-3-3, schema prediletto dall’ex Città di Messina: “Stiamo provando varie soluzioni, ho schierato due squadre con due moduli diversi ma sono giocatori che hanno bisogno di lavorare più sulla testa e avere consapevolezza dei propri mezzi. Il modulo lo fa l’atteggiamento e senza non arrivano i risultati. Cazzarò? Una gran bella persona, ha dato l’anima, ma questo è il calcio. Non si possono cambiare 20 giocatori, i primi errori sono stati fatti dalla direzione tecnica e dai giocatori e forse per ultimo da Michele che in certi momenti doveva imporre le proprie esigenze e idee”.

Con l’arrivo di Pasquale Rando in panchina è come se iniziasse un nuovo campionato, a cominciare dalla gara di domenica, quando l’avversario sarà il Castrovillari: “L’avversario di domenica è il Messina. I numeri dicono che prende molte ripartenze, sbaglia passaggi, alterna momenti di buona qualità ad assoluta improvvisazione. Ho grande rispetto per il Castrovillari – ha continuato il tecnico - ha ottimi giocatori ma il primo avversario siamo noi stessi. Il campionato è ancora lungo ma parlare di primi posti ora è azzardato. Sto cercando di trasferire la mia mentalità e giocheremo sempre per i tre punti, perché dobbiamo pensare partita dopo partita con il solo obiettivo di giocare un calcio propositivo”.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 19 settembre 2019 alle 20:27
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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