Infantino si affida al gruppo storico per cogliere la vittoria che manca per la salvezza. Al "Vulcano" di Castelluccio Inferiore, sede delle partite casalinghe del già retrocesso Rotonda, davanti a Jairo, la linea difensiva, dopo le squalifiche di Zappalà e Ferrante, è composta da Biondi, Ba, Sambinha e Barbera, con Pirrone e Selvaggio davanti per chiudere e rilanciare la linea offensiva in cui Catalano, Cocimano ed Arcidiacono sostengono la punta avanzata Tedesco. Baratto non fa il turn over massiccio annunciato in settimana, anche se lascia in panchina i "cognomi celebri" come Zappacosta ed Evacuo. Unico obiettivo del tecnico del Rotonda è salutare il campionato con una vittoria che dia un minimo di sollievo alla retrocessione. 

LA CRONACA

PRIMO TEMPO - Presente sugli spalti piuttosto ridotti dell'impianto lucano un numero abbastanza nutrito di supporters giallorossi, superiore a quello di trenta indicato come limite per il settore ospiti dalla questura di Potenza. In mezzo ai tifosi del Messina, anche Mimmo Giampà, indimenticato ex dei tempi gloriosi del FC Messina in serie A e sempre attento osservatore del campionato di serie D, dopo l'esonero a Roccella in questa stagione. Inizia la gara più importante della stagione per il Messina e il primo tiro in porta è del Rotonda, con Chiavazzo, la cui botta da lontano, spinta dal forte vento, viene domata da Jairo. Rispondono i biancoscudati con un calcio di punizione sfruttato da Cocimano, bravo a cogliere di sorpresa il portiere avversario, portando in vantaggio il Messina al 3'. Sbloccata la gara, il Messina prova a controllare i tentativi dei padroni di casa, che non impensieriscono Jairo. Tentativo su calcio da fermo di Galdean al 16', ma la conclusione dalla lunga distanza, con la speranza di sfruttare il vento a favore, è centrale, facile preda del portiere biancoscudato. Più pericoloso il Rotonda quattro minuti dopo, con due occasioni di seguito per Nicolao, prima anticipato da Sambinha e poi autore di un tiro che sorprende Jairo, ma sfiora l'incrocio dei pali e termina sul fondo. Fase di stanca del match, con il Messina che attende gli avversari nella propria metà campo per tentare le ripartenze. L'immagine del momento è racchiusa nel tiro sbilenco di Cocuzza alla mezz'ora, che finisce vicino alla bandierina del corner, e nel calcio da fermo altissimo di Galdean un minuto dopo. Ben più clamorosa la chance capitata tra i piedi di Cocuzza al 35', ma l'ex biancoscudato spara fuori da posizione favorevolissima. Ancora pericoloso il tiro di Galdean subito dopo, troppo centrale per mettere in difficoltà Jairo, ma i lucani sembrano non rassegnarsi al risultato. Altro calcio di punizione al 44', fischiato per fallo di mano da parte di Ba dai 25 metri, ma il tiro di Nicolao termina sopra la traversa. Il primo tempo si chiude sul calcio d'angolo battuto dal Messina, troppo corto e, sulla respinta della difesa biaoncoverde, l'arbitro fischia due volte. Sorride il risultato agli uomini di Infantino, ma la prestazione non conferisce sicurezza per la ripresa, in cui occorre chiudere al più presto la pratica salvezza aumentando il vantaggio.

SECONDO TEMPO - Inizia la ripresa con i biancoscudati a favore di vento, con Formicola che prende il posto di Illiano tra le fila dei padroni di casa.  Primo giallo al 2' per Galdean del Rotonda, reo di una trattenuta ai danni di Pirrone. Al 4' azione pericolosa per il Messina con Tedesco, ma salva la difesa avversaria. Esce Cocuzza per De Stefano al 9' e Martin Gonzalez per Evacuo, e, subito dopo il doppio cambio, Selvaggio colpisce la traversa con un tiro dai 40 metri, sfiorato dal portiere di casa Gonzalez. Occasionissima per il Rotonda al 15', con il colpo di testa di De Stefano, parato da Jairo in angolo e, due minuti più tardi, Sambinha chiude una pericolosa azione di attacco biancoverde. Infantino opera la prima sostituzione al 19', mettendo in campo Aldovrandi per Tedesco. Improvvisamente, arriva il raddoppio biancoscudato, con Barbera, capace, al 21', di un tiro di rara potenza e precisione, che finisce proprio nel sette e il giovane messinese viene anche ammonito per eccesso di esultanza. Finisce i cambi il Rotonda al 26', con Zappacosta per Nicolao e Talia al posto di Capristo. Ci prova Evacuo al 34', ma il tocco di esterno dell'attaccante è facile preda di Jairo. Ripartenza velenosa del Messina al 36' , con Arcidiacono  per Catalano ed il talentuoso attaccante calabrese trasforma in oro mettendo alle spalle di Gonzalez, malgrado l'uscita disperata del portiere. Tre a zero e partita virtualmente chiusa. L'estremo difensore biancoverde si infortuna in occasione del terzo gol e, quindi, il Rotonda è costretto a restare in dieci, con Silletti che va tra i pali, mentre Catalano viene sostituito da Bossa. Allo scadere del 90', Biondi lascia il posto a Marzullo. C'è tempo ancora per il gol della bandiera del Rotonda, con Galdean che, in pieno recupero, mette alle spalle di Jairo un destro imparabile. Allo scoccare del quarto minuto di recupero, arriva il triplice fischio del signor Centi di Viterbo che sancisce una salvezza ottenuta dal Messina alla fine di un campionato da dimenticare.

TABELLINO:

Rotonda-Messina 1-3

Marcatori: 3' pt Cocimano (M), 23' st Barbera (M), 36' st Catalano (M), 47' st Galdean (R)

ROTONDA: Diego Gonzalez, Marigliano, Nicolao (dal 26' st Zappacosta), Galdean, Pastore, Silletti, Capristo (dal 26' st Talia), Chiavazzo , Gonzalez Martin (dal 10'st Evacuo), Cocuzza (dal 10' st De Stefano), Illiano (dal 1' st Formicola). In panchina: Oliva, Tucci, Talia, Valori, Granata,  Zappacosta. Allenatore: Giovanni Baratto.

MESSINA: Jairo, Biondi (dal 45' st Marzullo), Barbera, Pirrone, Ba, Sambinha, Arcidiacono, Selvaggio, Tedesco (dal 19' st Aldovrandi), Cocimano, Catalano (dal 37' st Bossa). In panchina: Prisco, Janse, Dascoli, Mancuso, Carini, Marzullo, Amadio. Allenatore: Pietro Infantino.

Arbitro: Matteo Centi di Viterbo

Assistenti: Andrea Pasqualetto di Aprilia e Crescenzo Mazzuoccolo di Nola

Ammoniti: 2'st Galdean (R)

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 05 maggio 2019 alle 16:15
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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