Torna a distanza di 6 anni il derby di Messina: la nuova versione dell’Acr, stavolta sotto la presidenza di Pietro Sciotto, affronta il Città di Messina nei trentaduesimi di finale della Coppa Italia di Serie D.

Rispetto all’esordio di sette giorni fa, Infantino propone due novità nell’undici titolare: in difesa, con Porcaro e Cossentino, agisce Genny Russo, mentre davanti il 2000 Pizzo completa il tridente al fianco di Gambino e Rabbeni. Conferma tra i pali per Ragone (’99), mentre in mezzo al campo si muovono Biondi (’99), Bossa (’98), Traditi e Cocimano.

In casa Città di Messina, Furnari ripropone Amella (’99) tra i pali, sempre titolare in Coppa dopo le buone prestazioni in precampionato e, in difesa, affianca agli esperti Trevizan e Bombara il 2001 Dama. Sulla corsia di destra c’è spazio per la prima volta dal primo minuto per Fofana (’99) con Fragapane sul versante opposto e il trio Ferraù (’98), Cardia e Calcagno a formare la linea di centrocampo. Davanti l'atteso duo Galesio-Feuillasier.

La cronaca
Primo tempo
: Messina in maglia rossa con pantaloncini e calzettoni neri, Città di Messina in maglia bianca con righe diagonali giallorosse, pantaloncini e calzettoni rossi. Dopo 25" spallata di Bossa sulla schiena di Feuillasier, l'arbitro concede la punizione dai 20 metri al Città di Messina, ma il tiro di Cardia non impensierisce Ragone. Meglio i ragazzi di Furnari nei primi 8' di gioco, con il Messina che fatica a uscire dalla propria metà campo. All'11' ci prova Fofana dal limite, tiro centrale, innocuo per Ragone e la stessa sorte tocca al tentativo sul fronte opposto di Traditi che Amella blocca con facilità. Più pericoloso al 13' un cross di Fragapane che, deviato da Biondi, costringe Ragone alla smanacciata in corner. Primo tentativo del Messina al 18': sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Rabbeni controlla di petto e, al momento del tocco in porta, è anticipato da uno spettacolare intervento acrobatico di Galesio. Sulle conseguenze del successivo tiro dalla bandierina, Traditi sbaglia la verticalizzazione e innesca il contropiede del Città di Messina: Fragapane cross per Ferraù, che la rimette in mezzo per il colpo di testa di Feuillasier che Ragone devia ancora in angolo. La posizione alta degli esterni del CdM costringe Biondi e Cocimano sulla difensiva e il 3-4-3 di Infantino si trasforma lentamente in un 5-4-1 in cui la coppa Bossa-Traditi è spesso in difficoltà contro il trio di interni di Furnari. Messina slegato, senza ritmo e incapace di rendersi pericoloso anche per i tanti errori individuali negli appoggi. Emerge, così, un Città di Messina messo benissimo in campo con abnegazione e sapienza tattica da mister Furnari. Infantino inverte le corsie esterne, come già fatto con l'Igea Virtus, spostando Biondi a sinistra e Cocimano a destra, ma al al 36' serve ancora un intervento di Ragone per alzare in corner il tiro da fuori di Cardia, fin qui tra i migliori in campo. Infantino sbuffa per 40', poi corre ai ripari con doppio clamoroso cambio: fuori Pizzo (zoppicante) e Traditi, dentro Barbera e Petrilli. Centrocampo ridisegnato con Cocimano a destra, Biondi e Bossa interna e Barbera a sinistra. Il primo si chiude dopo tre minuti di recupero: meglio il Città in questi 45', con il Messina che soffre la fisicità dei centrocampisti di Furnari e non riesce a guadagnare campo.

Secondo tempo: Si riparte senza ulteriori cambi. Gol annullato all'8' a Trevizan per posizione di fuorigioco: il brasiliano aveva staccato a rete da due passi su cross di Dama, ma è arrivata puntuale la segnalazione del signor Sciammarella a spezzare la gioia dei tifosi del Città di Messina seduti in tribuna. Collezionano corner gli "ospiti", ma il Messina si salva sempre e al 14' Rabbeni parte a tutta velocità in contropiede e serve un super intervento in scivolata di Bombara per sventare la minaccia. Sull'angolo seguente di Petrilli, colpisce di testa Cocimano, ma la sfera termina alta. Al 19' termina la partita di Ferraù, al suo posto c'è spazio per Silvestri. Due minuti dopo, l'episodio che potrebbe far svoltare la contesa: Galesio, ammonito nel primo tempo dopo un contrasto con Russo, cade in area, ma per l'arbitro commette simulazione e gli mostra il secondo giallo. La superiorità numerica galvanizza il Messina e al 28' Rabbeni scatta sul filo del fuorigioco, crossa rasoterra per Petrilli che in due tempi batte Amella da posizione ravvicinata. Gol al debutto per l'ex Como e Messina cinicamente in vantaggio. Furnari cambia subito l'assetto dei suoi e manda in campo Codagnone, Cannino e Crucitti per Fragapane, Dama e Fofana, affiancando una seconda punta a Feuillasier. La gara dello spagnolo, però, termina al 37': al suo posto entra Graziano, match winner sette giorni fa a Roccella. Messina a un passo dal raddoppio al 41': Gambino manca di un soffio l'impatto di testa a pochi passi dalla porta, raccoglie la sfera Bossa che salta un avversario con una pregevole giocata e calcia forte verso la porta, trovando la deviazione in corner di Amella. L'arbitro concede quattro minuti di recupero, il Città di Messina ci prova solo con un tentativo fuori misura di Silvestri e l'Acr porta a casa una qualificazione che fa morale, ma che deve anche far riflettere sulla costruzione dell'organico e di una nuova idea di gioco.

Messina-Città di Messina 1-0
Marcatori
: 27' st Petrilli

Messina: Ragone, Biondi (42' st Sarcone), Russo, Traditi (40' pt Petrilli), Porcaro, Cossentino, Pizzo (40' pt Barbera), Bossa, Gambino, Cocimano, Rabbeni. A disposizione: Compagno, Lo Disco, Carini, Guehi, Mancuso, Mabye Ba. Allenatore: Pietro Infantino.

Città di Messina: Amella, Fofana (31' st Crucitti), Fragapane (28' st Codagnone), Dama (31' st Cannino), Trevizan, Bombara, Cardia, Ferraù (19' st Silvestri), Galesio, Feuillasier (37' st Graziano), Calcagno. A disposizione: Paterniti, Cangemi, Quintoni, Di Vincenzo. Allenatore: Giuseppe Furnari.

Arbitro: Adolfo Baratta di Rossano
Assistenti: Roberto Sciammarella di Paola e Roberto Alabiso di Genova

Ammoniti: Galesio (CdM)
Espulso al 21' st Galesio (CdM, doppia ammonizione)

Corner: 4-10
Recupero: 3' e 4'

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 09 settembre 2018 alle 14:40
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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