La prima conferenza stampa ufficiale del nuovo Messina di Pietro Sciotto parte con la benedizione del sindaco Renato Accorinti: “L'entusiasmo è fondamentale, nella vita e sport, con passione e programmazione si possono raggiungere obiettivi. Ogni volta che si presenta una nuova dirigenza c'è la speranza di avere una società solida, lo sport è l'immagine della città, ma ci vuole grande lungimiranza e mi auguro che finalmente, e lo chiedo a tutta la società, si tenga conto di una progettazione seria. Ho incontrato il presidente e so che vuole portare velocemente la squadra in Serie B. Tutto è possibile ma dietro deve esserci un grande lavoro, a partire dal settore giovanile. L'augurio è che si possa fare bene, con i due impianti che vogliamo dare alla società. Al San Filippo si giochera subito, il Celeste può diventare il campo di allenamento, diverso dal campo di gara ed è una questione che deve essere risolta al più presto. Il presidente sappiamo che è orientato per giocare al Celeste ma non è ancora agibile”.

Prende poi la parola il presidente Pietro Sciotto: “Sono orgoglioso di essere a capo di questa dirigenza. La mia storia personale racconta di un imprenditore di auto, che da oltre trent'anni lavora per portare avanti l'azienda, impegnandosi giorno e notte. Così farò anche con il Messina. È importante creare una struttura, a partire dai giovani, per lanciarli. Devono essere un patrimonio per la società. Ho avuto sempre il desiderio di diventare presidente del Messina, il sogno si è avverato. Sono abituato a fare i fatti, darò il massimo, è importantissimo dimostrare alla città di essere degno del ruolo che rivesto e riportare il club in alto. Sono convintissimo di poterci riuscire attraverso la programmazione. Il Messina è stato ammesso il D solo il 10 agosto, il 14 ha avuto il via libera per tesserare i giocatori e abbiamo formato in poco tempo una grande dirigenza. Sono stati giorni di lavoro senza sosta e non accetto alcune critiche. L'organigramma è degno”. Capitolo squadra: “Stanotte è arrivato Colombini, oggi sono attesi tre ragazzi dalla Vibonese in prestito. Frezzi, con diritto di riscatto a 5 mila euro, Buda riscatto a 3 mila e Brugnone riscatto a 12.500 euro. Faremo di tutto per vincere, in casa e fuori. La squadra è stata costruita in pochi giorni, dovrà amalgamarsi. Se serviranno due ciliegine le comprerò. La prossima settimana la squadra sarà presentata alla città, prima della gara con la Nocerina”.

Niki Patti sarà il responsabile delle relazioni esterne istituzionali: “Sciotto trasmette entusiamo e fervore per rilanciare il calcio a Messina. È una societa vergine, non risente dei fantasmi del passato, anche perché c'era una situazione complessa da gestire. Ora chiede fiducia perché operare in un lasso di tempo così circoscritto non è facile, ma si farà bene. L'appello è di ottenere il supporto della città, il merito di Sciotto è quello di aver salvato il calcio a Messina presentando l'unica offerta. La città ha fatto 1300 abbonamenti praticamente senza garanzie, oggi invece esistono e l'augurio è che gli abbonamenti possano essere “trasferiti” a questa nuova società, dandole fiducia.
L'investimento di Sciotto è importante, se tramite abbonamenti, presenze, sponsor otterrà supporto il presidente sara motivato a fare ancora di più. È un mio desiderio. Personalmente mi occuperò di interlocuire con istituzioni, imprenditori e altri ambiti. Abbiamo bisogno di tempo e fiducia, chiedo la vicinanza e collaborazione del Comune. In un primo approccio hanno dimostrato la loro disponibilità”.

Anche il vice presidente Matteo Sciotto manifesta il suo entusiasmo per questa nuova avventura: “La scelta di mio fratello è dettata da un sogno, dalla passione per calcio e per il Messina. La società è dei messinesi, tutti dobbiamo lavorare nella stessa direzione per far crescere affinché possa avere un presente e un futuro. Il club non è solo di Sciotto ma del Messina, se capiamo questo sarà più facile ottenere risultati. Sono stati anni di amarezze, noi ci stiamo mettendo un impegno totale e massiccio, aggregando gente che ha voglia di mettersi a disposizione. Speriamo di fare bene già da domenica, ma il campionato è lungo e speriamo alla fine di gioire tutti insieme”.

Giovanni Carabellò, come è noto, è il nuovo direttore geneale. Verrà coadiuvato da Giovanni Giliberto. Il dg spiega: “Questo è il primo vagito della nuova società. Il calcio deve essere pronto a restituire qualcosa al territorio. Bisogna essere appassionati ma con serietà e chiarezze nei programmi, curato i rapporti e le idee. Noi messinei dobbiamo dimostrare di saper fare calcio”. Infine c'è Aldo Violato, che curerà i rapporti con le scuole: “Non mi sono mai avvicinato a nessuna società, da messinese riconosco che è stato dato troppo credito a chi non meritava, ma so quali sono le idee del presidente Sciotto, vuole portare la squadra a livelli che le competono ma desidera anche che ci sia anche socializzazione, inserimento e che anche le famiglie vadano al campo. Uno degli obiettivi è anche di natura sociale, lo sviluppo del settore giovanile che sara il futuro della società. Il responsabile è Roberto Butto, un professionista all'altezza della situazione. Siamo contenti del suo lavoro. Nelle scuole dobbiamo far vedere cosa è il calcio, incontreremo presidi e insegnanti, lavoreremo con gli studenti. Sciotto non ha sottovalutato che il calcio non è solo maschile ma dobbiamo pernettere di fare calcio a tutti anche alle ragazze”.

Raffica di botta e risposta. Preoccupati dai ritardi? Risponde Pietro Sciotto: “No, è solo la prima partite. La squadra è composta in buona parte e cerchermo di andare a vincere sempre”. Direttore sportivo? “In D si può anche fare senza, ma posso dire che ho le competenze per farlo con Carabellò e Venuto che mi dice chi serve. Ho preso coscienza della situazione economica e ho voluto toccare tutto con mano. Il prossimo anno ci sarà un ds ad affiancarmi”. Celeste? “È importantissimo che la commissione di vigilanza ci dica cosa occorre per l'agibilità. Ho già fatto sistemare il terreno, pagherò io la ditta e sara pronto per metà/fine ottobre. Aspettiamo che la commissione stabilisca cosa serva per entrare al campo. Il San Filippo è troppo grande, sogno la bolgia di via Oreto”. Poi Carabellò: “Da lunedi abbiamo fatto richiesta alla commissione per una riunione sui due stadi. A breve ci sara il lancio della campagna abbonamenti, al momento bloccato da questa situazione e dal girone che ancora è a 17 squadre. Gli slogan saranno alla messinese, presi dai cori della curva. L'altro segno distintivo è il nuovo logo”. L'ultimo affondo è di Sciotto: “Chiedo a tutti di credere nel progetto, stravedere per la squadra e andare avanti insieme”.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 31 agosto 2017 alle 11:28
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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