Sette punti in tre partite, 5 gol realizzati e 2 subiti, sono i numeri del Messina post Matera, Paganese, Casertana, cioè il momento peggiore della gestione Grassadonia. Adesso, la squadra, aiutata anche da un po’ di fortuna che prima le aveva girato le spalle, sembra essersi ritrovata e sono arrivati i risultati, anche se non accompagnati da prestazioni esaltanti: “Il momento è sicuramente migliore rispetto a un mese fa, ma anche ora dobbiamo ricordarci come stavamo prima per ripetere le ultime prestazioni”, è un ritornello che, nello spogliatoio giallorosso, i giocatori ripetono spesso e lo ricorda anche Mirko Stefani perché subire dieci reti in casa in due partite (in due primi tempi) non è per niente facile da digerire e hanno svegliato un gruppo che faticava: “È stato un processo di crescita che ha richiesto tempo, ma ci andava anche tutto storto e abbiamo subito gol impensabili. Stiamo tirando fuori le nostre caratteristiche, sofferenza, lotta, e sono venuti i risultati, ma non dimentichiamo che sono arrivati attraverso lo spirito di sacrificio”.

L’esperto difensore, classe 1984, ha analizzato così le ultime prestazioni, anche se non esaltanti, del Messina e, dopo averci messo la faccia nel momento negativo, è tornato a parlare dopo tre match positivi. Il cambio di modulo ha certamente favorito la crescita della squadra e dei singoli e lo stesso Stefani sta traendo evidenti benefici dalla nuova linea a 4: “Le prestazioni sono migliorate con i risultati. È difficile far bene quando i risultati non arrivano e penso che anche le mie prestazioni personali siano legate alla crescita della squadra e ai risultati positivi, ma chiaramente ognuno deve anche mettere le proprie caratteristiche in campo. In questo momento, la difesa a 4 dà più punti di riferimento ma non sono convinto di rendere meglio rispetto alla linea a 3. Probabilmente adesso sì, magari con gli stessi uomini, tra due mesi, riusciremo a far bene anche nel 3-5-2. Sono convinto che non sia stata esclusivamente questione di modulo ma, soprattutto, di mentalità”.

E con la giusta mentalità i giallorossi dovranno affrontare anche la sfida esterna in casa del Melfi, formazione che cerca ancora la prima vittoria in campionato. La pressione, quindi, questa volta, starà tutta dalla parte dei lucani e questo potrebbe anche essere un vantaggio per il Messina: “Potrebbe solo se noi riusciremo a interpretare bene la gara. Dobbiamo essere consapevoli che stiamo crescendo ma assolutamente non appagati, perché non abbiamo fatto ancora nulla. Se loro hanno fame di vittorie, noi dobbiamo averne di più, perché la classifica è buona ma non ottima e dobbiamo puntare a fare meglio. Il Melfi sarà un nostro avversario diretto e lotterà con noi fino alla fine. È una squadra che non ha ancora vinto e vorrà a riuscirci a tutti i costi, ancor di più in casa. Prima della gara contro il Lecce – ricorda scaramanticamente Stefani - Moscardelli non aveva ancora segnato e ha fatto gol, il Melfi non ha ancora vinto e speriamo che non vinca neanche sabato”.

 

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 24 ottobre 2014 alle 10:57
Autore: Davide Billa
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