Due gol in avvio di partita, poi qualche sprazzo di buona qualità, una manciata di occasioni sprecate e gli ultimi 20 minuti all’insegna della prudenza. Questa la sintesi di Fondi-Messina, che porta un punto importante per la classifica, soprattutto alla luce dei risultati di giornata. I biancoscudati reagiscono con equilibrio alla mazzata della rete subita a freddo e dimostrano maturità nella gestione del risultato, pur non sfruttando l’occasione per mettere una seria ipoteca alla salvezza anticipata.

Ecco le nostre pagelle:

Berardi 7 – Senza colpe sul gol lampo, sfodera una parata salva risultato al 57’, chiudendo su Gambino, rischia l’infortunio grave su Varone al 75’, ma è determinante la sua uscita per evitare un comodo tocco al centrocampista laziale. Dimostra buona saldezza mentale, non facendosi distrarre dalle vicende extra calcistiche.

Palumbo 5,5 – Qualche impaccio di troppo negli appoggi ed è troppo statico in occasione del gol, lasciando ampio spazio a Calderini per crossare. In avvio di ripresa non sfrutta gli spazi lasciati dal Fondi, ripiegato sulla propria tre quarti e Lucarelli preferisce dedicarlo a compiti meramente difensivi.

Maccarrone 5,5 – Un passo indietro rispetto alle prestazioni positive mostrate nell’ultimo scorcio di stagione. Ritorna incerto quando si tratta di gestire situazioni abbastanza comode nella propria area e, nei primi 45’, arriva ad un passo dal doppio giallo per l’eccessivo nervosismo. Si placa nei comportamenti in campo dopo l’intervallo,  ma lascia a Gambino una chance pericolosissima consentendogli di girarsi a due passi da Berardi.

Bruno 5,5 – Due errori su tutti: quello della rete subita e un clamoroso liscio che apre la strada a Varone al 75’. Per il resto della gara viene sollecitato poco dagli attaccanti rossoblù, tirando un sospiro di sollievo quando Pochesci decide di fare uscire dal campo Gambino, che faceva reparto da solo.

De Vito 5,5 – Nel primo tempo si dedica esclusivamente all’assistenza dei compagni che si alternano sulla corsia di sinistra, risultando utile al giro palla congegnato per scardinare la linea difensiva dei padroni di casa. Meno coinvolto nella ripresa, si limita al compitino, con dedizione e applicazione. Sul finale, sovrastato in velocità da Calderini, lo stende e colleziona una ammonizione che lo costringerà a saltare lo scontro diretto del Sabato di Pasqua contro il Melfi.

Da Silva 6,5 – Il più pericoloso davanti a Baiocco, fa correre i brividi all’ex portiere della Reggina al 25’ con una staffilata che sibila ad un palmo dall’incrocio dei pali, viene anticipato in extremis da Signorini a porta vuota e, al 63’, non si rende conto di essere libero, forzando un tiro a giro invece di piazzare il pallone in rete da ottima posizione.

Mancini 6,5 – Gioca una quantità infinita di palloni, sia sul breve che tentando il cambio di gioco a liberare soprattutto Ciccone prima e, nel finale di gara, Grifoni sulla fascia destra. Si batte anche dal punto di vista fisico, impedendo le ripartenze rossoblù e prendendosi il cartellino giallo.

Sanseverino 5 – Prova incolore e timida del centrocampista palermitano, occupato più a tenere la propria posizione che a pungere sulla fascia o tentare gli inserimenti verso l’area avversaria. Deve ricaricare le batterie e tirare fuori il piglio giusto per tornare ad essere determinante. All’82’ gli subentra Foresta (sv), che entra in campo nel momento in cui l’agonismo è ai minimi storici, non proprio l’ambiente giusto per uno come lui.

Ciccone 6 – Viene steso con un manrovescio da Squillace e l’arbitro se ne accorge, fischiando il penalty determinante per rimettere in parità le sorti della gara. E’ un riferimento costante per i compagni che lo cercano con l’obiettivo di creare la superiorità numerica in prossimità dei sedici metri laziali, riuscendo a svolgere questo compito con discreta continuità. In debito di ossigeno, viene sostituito da Madonia (sv), il quale arriva sul rettangolo verde al 69’ e, non certo per colpa sua, la partita si spegne.

Ventola 6 – raggiunge la sufficienza per l’impegno, la corsa e la buona personalità considerando che si trattava del suo esordio in biancoscudato. Parte da “falso nueve” e poi si sposta sulla fascia, rendendosi utile alla causa. Al 59’ Lucarelli manda in campo al suo posto Grifoni ( 6 ) per spingere maggiormente alla ricerca della vittoria, intento che dura solo 15’, prima del finale molto controllato.

Milinkovic 6 – Partecipa molto alla manovra in appoggio ai compagni e non cerca tanto la profondità. Freddo e preciso nella trasformazione del penalty, sfiora la doppietta con un tiro che accarezza il palo della porta di Baiocco, dopo una leggera deviazione.

Cristiano Lucarelli 6 – Preferisce schierare l’undici iniziale copiando l’avversario e puntando sulla velocità ed intraprendenza del trio di attacco con due giocatori larghi e senza riferimenti fissi al centro. Lo svantaggio immediato manda all’aria i suoi piani per una gara di attese e ripartenze e la squadra è costretta a ricorrere al possesso palla prolungato ed alla ricerca dei varchi contro le due linee difensive strettissime del Fondi.

Unicusano Fondi : Baiocco 6; Galasso 5,5, Signorini 5,5, Marino 5,5, Squillace 4; Varone 5,5, De Martino 5,5, D’Angelo sv (dal 18’ Pompei 5,5 ); Calderini 6,5, Gambino 6 (dal 73’ Addessi sv), Giannone 6,5 (dal 56’ Tommaselli 6).  Allenatore: Sandro Pochesci 6

Arbitro: Luca Zufferli di Udine 6

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 10 aprile 2017 alle 09:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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