Un punto importante, strappato gettando il cuore oltre l’ostacolo. La Peloritana può sorridere: l’1-1 sul campo del Gela è risultato importante, fa morale, classifica e consente di guardare all’immediato futuro con un pizzico di ottimismo in più. Com’era nelle previsioni, non si trattava di impegno agevole: di fronte, la formazione di mister Martelli aveva una delle compagini più attrezzate dell’intero girone, roccaforte inespugnabile che, con solo 8 gol al passivo, può vantare il reparto arretrato meno battuto del torneo. 

Accanto ad una difesa impenetrabile, la legge del contrappasso prevede però un attacco troppo sterile, autentico tallone di Achille di una formazione, costruita in estate con il chiaro intento di lottare per le primissime posizioni. La Peloritana tutto questo lo sa, e gioca una gara attenta e diligente, concedendo agli avversari quasi esclusivamente conclusioni dalla distanza e, non scomponendosi neppure quando questi trovano il vantaggio. Proprio allo scadere della prima frazione, infatti, il Gela passa con Capizzello, bravo a trasformare la punizione dal limite, concessa dal direttore di gara in seguito al retropassaggio di Fumia verso il proprio, estremo difensore. Trovato il vantaggio, la squadra di casa insiste, alla ricerca del gol che avrebbe garantito sicurezza e tranquillità, ma per un verso la monumentale prestazione di Battiato, per un altro la poca cattiveria e lucidità sotto porta, rendono vano ogni sforzo. La Peloritana rimane così attaccata alla partita, alza il baricentro ed inserendo il portiere di movimento, aumenta la pressione fino a trovare con D’urso il punto del pari, intelligente a farsi trovare nel posto giusto al momento opportuno. Da lì in poi il parziale non cambierà più, con il triplice fischio a conferire certezza ad un risultato importante, frutto di una prestazione gagliarda.

Sezione: Altri Sport / Data: Mar 01 novembre 2016 alle 11:24
Autore: Giovanni Sofia
vedi letture
Print