L’esaltante stagione vissuta dal Città di Oliveri nel girone C di serie C2 di calcio a 5, è confluita sabato scorso nella promozione. Un salto di categoria meritato e maturato, soprattutto, grazie a sinergia ed unione d’intenti, doti indispensabili per superare una concorrenza agguerritissima, come conferma il tecnico Sebastiano Spinella: “Inizialmente avevamo programmato una salvezza tranquilla, anche se, dentro di noi, covavamo il desiderio di raggiungere un posto nella griglia dei play-off. Sapevamo di non avere una rosa consistente per la vittoria del torneo ma, lavorando giorno dopo giorno, con il secondo allenatore e preparatore Iarrera, abbiamo capito di poter recitare un ruolo importante.”

Successi in serie ed una lunga striscia positiva, sono stati fosforo per alimentare ambizioni sempre più grandi: “Normalmente i campionati si vincono a maggio (nel nostro caso ad aprile), tuttavia, sono stati gli scontri diretti, giocati e vinti contro compagini attrezzate, per tagliare traguardi prestigiosi, a consentirmi di realizzare davvero che avremmo potuto mantenere a lungo il primato”.

Una soddisfazione enorme, impossibile da centrare senza la perfetta amalgama di ogni componente: “Le armi sono state tante, dalla compattezza della società guidata dal presidente Leggio, alla collaborazione dello staff tecnico, passando per l’ascolto della squadra, bravissima a seguirmi passo passo. Aldilà di tutto, comunque, per approdare in C1, fondamentale si è rivelato prediligere il gruppo alla singola individualità”.

Un percorso netto, scandito da numerose imprese e qualche, rarissimo passo falso, buono a mantenere costantemente elevato il livello di concentrazione: “Era impossibile mantenere lo stesso ruolino di marcia per l’intero anno, abbiamo piazzato 17 risultati utili consecutivi, concretizzando  una vera e propria cavalcata trionfale, riuscita oltre a noi, soltanto all’Ennese del girone C. La sconfitta con il Montalbano, mista a qualche squalifica ed infortunio, ha reso necessario un ricompattamento, ma è nelle difficoltà che bisogna trovare la forza di reagire ed è stato, in quell’istante che abbiamo compreso di avere il destino nelle nostre mani e di dover affrontare ogni avversario con la massima determinazione, in quanto contro di noi, tutti avrebbero giocato la partita della vita”.

Smaltita la festa, sarà presto tempo di tornare a programmare. La C1 è un patrimonio della collettività e andrà custodito: “Ci si troverà dinnanzi ad un campionato tosto, le squadre sono organizzate e con un livello professionale alto. Credo che le ambizioni della società siano quelle di mantenere una categoria così importante in una cittadina piccola come Oliveri”. A tal proposito qualche ritocco dovrà essere apportato: “Bisogna sempre concordare gli obiettivi iniziali con la dirigenza. La rosa di quest’anno non era lunghissima già per la C2, quindi per un torneo ancora più impegnativo degli innesti, in particolare giovani, ci vorranno”.

Il tecnico Spinella si gode il momento e ritiene, inoltre prematuro parlare di futuro: “E’ancora presto per dire dove sarò l’anno prossimo, ma se ci dovessero essere gli ingredienti giusti, non avrei dubbi a rimanere. Ad Oliveri mi trovo benissimo, la società ha massima fiducia nel mio ruolo”.

Un ultimo sguardo indietro, per comprendere chi, all’interno dell’organico, ha avuto il merito di sorprenderlo di più: “Mi ha stupito tutto il gruppo, ma in particolar modo i ragazzi che nella scorsa stagione hanno giocato meno come Italiano, Ravidà, Bertino e Sidoti. Hanno mostrato enorme spirito di sacrificio e pazienza, ripagandomi partita dopo partita. Meritano una menzione positiva, inoltre, i nuovi innesti: Giunta, Ceraolo e i giovani Morabito e Aragona perché non è semplice arrivare ed ambientarsi facilmente in un gruppo nuovo, già assemblato”.

 

 

Sezione: Altri Sport / Data: Mer 05 aprile 2017 alle 13:08
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print