Grande impresa per Vincenzo Nibali che si impone a Bormio e riapre la centesima edizione del Giro d’Italia. Un successo dal significato particolare, come ha ribadito lo Squalo dello Stretto subito dopo il traguardo: “Sono veramente felice di aver vinto questa tappa bellissima: una frazione spettacolare e difficile, con lo Stelvio, la montagna più alta del Giro. Una tappa con il Mortirolo e la doppia scalata dello Stelvio sarà ricordata a lungo. Non saprei dire quale delle mie vittorie di tappa sia la più bella. L'unico dispiacere è di non essere riuscito ad alzare le braccia al cielo dopo il traguardo. Il mio primo attacco sullo Stelvio non è stato irresistibile, mentre il secondo è stato quello giusto. Ci siamo scambiati poche parole con Nairo [Quintana], giusto per trovare un accordo e lavorare insieme. Combatteremo fino alla fine a Milano, non sarà facile. Questa settimana è veramente dura e ci sono tante occasioni per attaccare, soprattutto per Quintana che vorrà ridurre il gap che lo separa da Dumoulin".

Proprio l’olandese è il grande sconfitto di giornata, fermato da un problema intestinale ai piedi dell’ultima asperità, ma, comunque, in grado con enorme tenacia di conservare l’emblema del primato: “Sono riuscito a salvare la Maglia Rosa. Ho inseguito da solo per gli ultimi 35 chilometri, perdendo solamente due minuti: le mie gambe stavano veramente bene. Avrei potuto seguire Quintana e Nibali e rimanere con loro. Sono molto deluso, ho perso tanto tempo a causa del problema che ho avuto. Quando è successo, la corsa era nel vivo, andavamo a tutta e Steven Kruijswijk era davanti. Una situazione diversa da quella di sabato, quando era caduto Quintana. Oggi non mi aspettavo che i miei rivali lasciassero andare Kruijswijk. Non è affatto finita, ma devo riuscire a superare questo momento di rabbia e guardare avanti in questo Giro. Sono arrabbiato con me stesso”.

 

Sezione: Altri Sport / Data: Mar 23 maggio 2017 alle 21:07
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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