È entrato nel vivo il Giro d’Italia 2019 con una seconda settimana che ha regalato schermaglie interessanti tra gli uomini di classifica e sconvolto totalmente la graduatoria generale. Dopo l’interregno di Valerio Conti e Polanc, la corsa rosa cambia volto e padrone alla quattordicesima tappa. L’ecuadoregno Richard Carapaz azzecca lo scatto giusto, approfitta nell’indugiare di Roglic e Nibali, che badano più a controllarsi che ad alzarsi sui pedali, e vola al traguardo conquistando tappa e maglia.

L’uomo della Movistar si dimostra il più in forma in salita, ma Vincenzo Nibali rimane regolare e sempre pronto a piazzare la mossa vincente. Non ha accusato fatica o giorni di difficoltà lo Squalo, anche se a Ceresole Reale e Courmayer ha condotto una guerra di nervi con Roglic che, alla fine, ha finito col penalizzare entrambi. Domenica, nella tappa dedicata al Giro di Lombardia con arrivo a Como, ha dimostrato di esserci, accorciando a soli 60” da Roglic. Il 1'47” da Caparaz, però, rischia di essere difficile da recuperare, contro un uomo che si è dimostrato abilissimo e che può contare su un’ottima squadra.

Occorre una rimonta, specialità della casa per Nibali che può fare affidamento anche sull’eccellente stato di forma dei gregari Caruso e Pozzovivo. Roglic, dal canto suo, appare in calo, potrebbe essere condizionato anche dalla caduta in discesa di domenica, ma resta ancora il favorito, sia per la regolarità del proprio passo, ma soprattutto per i 17 km della cronometro per specialisti di Verona che domenica prossima chiuderà la 102edizione del Giro d’Italia.

Da martedì, intanto, si accenderà lo spettacolo: tante occasioni per fare la differenza, con la scalata del Mortirolo in cui Nibali vorrà provare sicuramente il colpaccio. Ma è tra venerdì e sabato a San Martino di Castrozza e Croce d’Aune che il Giro svelerà ufficialmente le proprie carte.

Sezione: Altri Sport / Data: Lun 27 maggio 2019 alle 18:05
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
vedi letture
Print