Trenta vele per un mix di colori da togliere il fiato. E’ senza dubbio questa la fotografia più bella, quella da inserire nell’album dei ricordi. La sesta edizione del trofeo “Claudio Pellicane”, disputata domenica 25 settembre ed ormai divenuta appuntamento fisso per tutti i messinesi amanti del windusurf, va in archivio, portando con sé il solito, grande turbinio di emozioni. Non può essere diversamente, quando lo scopo della manifestazione è onorare la memoria di qualcuno, rendendogli omaggio attraverso l’attività, che più di ogni altra lo rendeva felice, come spiega bene Paola, figlia di Claudio e, presidentessa di “ Stretto Infinito”, associazione organizzatrice dell’evento: “Da un episodio tragico, qual è stata la scomparsa di mio padre, avvenuta proprio nello  Stretto, abbiamo cercato di trarre qualcosa di positivo. Lui era un grande amante di questo sport oltre che amico di tanti di coloro che sono qui. Un vero e proprio trascinatore, innamorato di queste acque e della città. Con la giornata di oggi vogliamo quindi, non soltanto onorarne la memoria, ma anche celebrarne la vita attraverso le sue più grandi passioni: il Windsurf, Messina e lo Stretto. Realizzare una sana competizione sportiva significa dare seguito a quei valori di lealtà e correttezza che ne hanno scandito l’esistenza. Mio papà era solito parlarci delle sue avventure in mare e, di quanto stupenda fosse la città vista a bordo della tavola. Stare ad ascoltarlo suscitava ogni volta commozione, tanta era la passione che metteva nei suoi racconti”.

Accanto all’aspetto emozionale spazio anche alla competizione. Per gli atleti, suddivisi in uomini, donne e junior,  in programma due manche, lungo un percorso di circa un chilometro, e con un numero di giri differente a seconda della categoria di appartenenza. Al termine di una gara avvincente e spettacolare a trionfare è stato Nicola Roberti tra i più piccoli, mentre tra i senior, gradino più alto del podio per Viviana Russo e Gianfranco Marino. Proprio quest’ultimo, aldilà della soddisfazione per il risultato ottenuto preferisce soffermarsi sul senso più profondo dell’evento: “Le condizioni erano difficili, il vento pochissimo e concludere la regata non è stato semplice. Sicuramente sono contento, perché quando si compete l’agonismo c’è sempre ed è anche giusto che sia così, ma eravamo qui per uno scopo superiore, dovevamo ricordare un amico, per questo confido nel fatto che il  memorial possa continuare negli anni e raccogliere un numero sempre maggiore di adesioni”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Tommaso Landi, tra i maggiori sostenitori dell’iniziativa e vice presidente del "Windusurf Club Messina", storico punto di riferimento per gli amanti della vela in città: “Onorare una grande persona, fare gruppo, stare insieme e cercare di far conoscere a quanta più gente possibile il fascino di questo sport, sono queste le ragioni fondanti la giornata che stiamo vivendo. In quanto messinesi abbiamo l’obbligo di valorizzare le bellezze della nostra terra, troppo spesso sottovalutate e non sfruttate a dovere, complice una burocrazia che molte volte ci impedisce di realizzare quanto vorremmo. Andare in acqua è una sensazione particolare, che vogliamo trasferire soprattutto ai più giovani per questo siamo orgogliosi in questa edizione di accogliere anche dei ragazzini di età compresa tra 8 e 10 anni. Loro si cimenteranno nello stesso percorso dei grandi ma con un numero inferiore di giri”

Sezione: Altri Sport / Data: Mar 27 settembre 2016 alle 11:58
Autore: Giovanni Sofia
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