Raccontare i precedenti “etnei” del derby tra Messina e Catania è impresa assai difficile. Dietro queste due città, infatti, si nascondono due mondi talmente diversi che finiscono inevitabilmente per assomigliarsi. Sfaccettature innalzate a mo’ di bandiera, in un duello fratricida che dura ormai da quasi cento anni. La Sicilia, storia ben nota, è un’isola estesa, popolosa e variegata, vittima di contraddizioni non usuali, utili solamente a danneggiare la ricchezza donata dal Creatore in un’assolata aurora primaverile. Ogni città, pertanto, è custode di una cultura propria, intrinsecamente diversa da quella di ogni altra, incredibilmente ricca di eventi derivanti da quell’essere stati sempre “al centro” di ogni cosa.

Per Messina e Catania, però, questo vale sino ad un certo punto. Le due città, infatti, sono troppo vicine per ergersi ad “estranee”, tenute distanti da meno di 100 km. E se Palermo, capoluogo del Regnum Siciliae, si erge sicura della sua grandezza nella parte occidentale dell’isola, peloritani ed etnei sono “costretti” a dividere la parte orientale, scontrandosi giornalmente in un andirivieni di pendolarismo commerciale. Buddaci e Fausi, come sono chiamati nel gergo regionale, si vedranno ancora una volta, giovedì prossimo, con quel rettangolo verde in mezzo a far da giudice. Il Messina, reduce da tre vittorie consecutive, abbarbicato in settima posizione, proverà ad affondare la lama nel cuore di un Catania pericolante, su di un campo che non ha mai portato fortuna ai giallorossi.

La prima sfida tra le due squadre in terra etnea, infatti, risale al lontano 1920 e fu tutta un’opera dei pupi… La semifinale del campionato siciliano, competizione FIGC riservata alle squadre isolane, non si disputò per la mancanza della squadra di casa, che regalò il primo successo peloritano alle pendici dell’Etna. Alcune fonti, però, sostengono che la partita venne comunque disputata da una squadra di ragazzini, che subì un pesante 2-6 dall’Unione Sportiva Messinese. Come sempre, insomma, molto rumore per nulla. Quel che è certo, comunque, è che i giocatori dello Stretto passarono il turno a discapito dei rivali.

La prima sfida documentata, invece, ci porta al campionato di prima divisione 1930/31, terminata con il risultato di 2-1. Da quell'antico match, le due compagini isolane, nonostante guerre e governi provvisori, si incontreranno quasi con cadenza annuale fino alla fine degli anni '60, regalandosi anche il palcoscenico della massima serie in dueoccasioni. Nel campionato cadetto 1936/37, addirittura, Messina e Catania si incontrarono cinque volte, con tre gare di spareggio utili a decretare la retrocessione etnea e la sospirata salvezza dei peloritani. Al 1945/46, invece, risale la prima vittoria (giocata) giallorossa al Cibali: un perentorio 0-3 nello strano campionato post-bellico di terza serie meridionale, al quale partecipava anche il Gazzi Messina e la Virtus Catania.

Le vittorie peloritane, purtroppo, si contano sulle dita di una mano e non per modo di dire. A parte le due appena elencate, infatti, il Messina fu corsaro a Catania altre tre volte, tutte in serie B tra il 1950 ed il 1954, quando i giallorossi si aggiudicarono ben tre dei quattro incontri disputati. Da quel momento, purtroppo, solo pareggi e sconfitte che, aggiunte a quelle antecedenti la seconda guerra mondiale, costituiscono le trentasei sfide della storia. Il calcolo, che non comprende la coppa Italia e l’unica partita giocata tra A.S. Messina e Catania ’93, conta 22 vittorie catanesi, 9 pareggi e 5 vittorie peloritane. Nessun tifoso messinese, però, avrà dimenticato uno dei pareggi più dolci della storia: la finale di andata dei play-off del campionato di serie C/1 2000/01, quando la rete di Ciccio Marra pareggiò il rigore di Ambrosi e permise ai giallorossi di affrontare con un leggero vantaggio la sfida di ritorno, conclusasi con la promozione in serie B della squadra allenata da Carlo Florimbi.

L’ultima sfida, giocata nel rinnovato Massimino, risale alla quarta giornata del campionato di serie A 2006-07. Quasi dieci anni fa, quando la massima serie italiana ospitava le tre città siciliane nel suo chiassoso circo. Una partita sentita, nervosa e ben giocata da ambo le parti si concluse sul risultato di 2-2, in virtù delle reti di Floccari, Mascara, Spinesi e Cordova.

Giovedì, a distanza di due lustri, le due squadre incroceranno le lame ancora una volta… nella speranza di portare a casa uno scalpo eccellente che, a questo punto, potrebbe valere l’intera stagione.

CATANIA – LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1929 (Rifondata nel 1946)

MIGLIOR RISULTATO: 8° posto in serie A (1960/61, 1963/64, 1964/65 e 2012/13).

POSIZIONE ATTUALE IN CLASSIFICA: 14° con 26 punti

ULTIMA SERIE UTILE: 4 vittorie e 2 pareggi tra la I e la VI giornata

CAPOCANNONIERE: Calil (10 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Mer 23 marzo 2016 alle 11:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
vedi letture
Print