La bruciante sconfitta interna con il Foggia, giunta al termine di una settimana tremenda, ha lasciato il Messina di Marra con poche certezze ed una delicata posizione di classifica. La graduatoria, tutto sommato, non fa altro che rispecchiare la situazione di una squadra rifondata a pochi giorni dall’inizio del campionato, dopo una preparazione condotta da altri uomini e progettata da altri interpreti. Di certo, non potrà soddisfare la presidenza, assolutamente convinta del valore dell’organico costruito per raggiungere i piani alti del torneo. L’unica certezza attuale, comunque, è che il Messina dovrà prepararsi ad un delicato scontro salvezza, che andrà in scena domenica pomeriggio in quel di Catanzaro.

I giallorossi di Somma, infatti, hanno raccolto un punto in meno dei peloritani, impantanandosi al terz’ultimo posto in classifica. Simile a quella peloritana, per certi versi, la situazione in casa calabrese, con il cambio di allenatore dopo una sola giornata di campionato, quel folle 0-3 casalingo rimediato nel derby contro il Cosenza. Due squadre in apnea, pertanto, si contenderanno tre punti che potrebbero significare una piccola iniezione di serenità in questo burrascoso mese di settembre.

Il nostro consueto sguardo al passato, però, conforta i tifosi peloritani. Nei ventidue precedenti, infatti, il Messina ha perso solamente in otto occasioni, portando a casa ben quattro vittorie e dieci pareggi. Considerando il blasone della compagine del Presidente Cosentino, capace di disputare ben sette campionati di massima serie tra i decenni ’70 e ‘80,  c’è abbondante materiale per ritenersi orgogliosi. I fili giallorossi delle due squadre cominciarono ad intrecciarsi nel lontano 1930-31 quando, nel girone E della Prima divisione, il Messina subì un secco 2-0. L’anno dopo, però, i giallorossi siciliani si presero una bella rivincita, violando il manto erboso calabrese con un sofferto 1-2. Nella stagione 1933-34, A.C. Messina e Catanzarese si scontrarono per la prima volta in serie B, dividendosi la posta con un salomonico 1-1.

Dopo due sconfitte ed un pareggio, la neonata A.C.R. Messina si prese un’altra soddisfazione al Ceravolo, passando per 1-2, grazie alle reti di Fabbri Marchetto, inframezzate dalla marcatura calabrese di Palmieri. La terza vittoria messinese, però arrivò addirittura quarant’anni più tardi, dopo ben nove incontri disputati tra serie cadetta e C1. Il gol di Berlinghieri, infatti, regalò ai giallorossi un’importantissima vittoria, che permetterà ai peloritani di disputare (e vincere) lo spareggio con il Monza per la permanenza in serie B (1989-90).

Sempre favorevoli, inoltre, gli ultimi due precedenti prima del nuovo corso targato ACR: nel trionfale campionato di serie C2 1998-99, infatti, la corazzata giallorossa, allenata da Stefano Cuoghi, sbancò il Ceravolo per 1-2, grazie alle reti di Loris Del Nevo e Vittorio Torino. L’anno successivo, invece, un pirotecnico 2-2, maturato grazie alle reti di BertoniRossiBenincasa De Leornardis, contribuì all’ultima promozione del Messina in cadetteria.

L’ultimo precedente, invece, non evoca grandi ricordi nelle menti dei supporters peloritani. Il 20 novembre del 2015, con in panchina Arturo Di Napoli, un buon Messina dovette inchinarsi alla marcatura di Moi, giunta al 13’ del secondo tempo.

La trasferta sul campo del Catanzaro, per ragioni “ambientali”, potrebbe risultare complicata ma, come abbiamo appena visto, il Messina sa come fare. Storia, tradizione, orgoglio e passione, per riprendere un bellissimo striscione dei tifosi giallorossi, lottano al fianco di Sasà Marra e dei suoi ragazzi. Si può fare, insomma… basta solo volerlo.

 

CATANZARO – LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1929 (Rifondata nel 2006 e nel 2011)

MIGLIOR RISULTATO: 7° posto in serie A (1980-81 e 1981-82).

POSIZIONE ATTUALE IN CLASSIFICA: 18° con 3 punti

CAPOCANNONIERE: Campagna, Di Bari, Tavares (1 rete)

Sezione: Amarcord / Data: Gio 22 settembre 2016 alle 11:07
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
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