La vittoria di un trofeo nazionale, a prescindere dal prestigio che esso rappresenti, stuzzica sempre l’interesse di tifosi e addetti ai lavori. Il Messina, nonostante l’ennesima stagione surreale, ha onorato l’avventura in Coppa Italia di serie D e, come sempre, i supporters giallorossi hanno dimostrato cosa rappresenti la maglia biancoscudata per una città che ha fame di calcio.
La partita casalinga con il Real Giulianova, infatti, è stata la prova dell’amore viscerale che lega Messina al Messina, un sentimento pulsante che cova sotto la polvere accumulata in più di due lustri passati nelle melme dei campionati minori, affrontati con dirigenze ai limiti del presentabile. Ed ecco che, dopo annate imbarazzanti e sfide con compagini dal blasone inesistente, i giallorossi proveranno a tornare alla ribalta nazionale, pur con un trofeo riservato al calcio dilettantistico.
Ma in realtà, sfogliando gli almanacchi del calcio minore, è possibile trovare qualche nome altisonante anche in questa competizione, sconosciuta ai più. La Coppa Italia di serie D, nel format attuale, è nata nella stagione 1999/2000, quando è stata scissa dall’anziana progenitrice, la Coppa Italia Dilettanti, alla quale partecipano anche le migliori squadre di Eccellenza e Promozione. In quell’annata, infatti, la Lnd, accortasi dello scarso appeal che la competizione esercitava sul pubblico, cercò di innalzarne il prestigio formando un trofeo dedicato solamente alle compagini della prima serie dilettantistica nazionale.
La mossa della Lega, in fin dei conti, non ha avuto il ritorno che ci si aspettava ma, ad onor del vero, ha regalato qualche sfida più interessante rispetto ai match che venivano disputati tra le squadre di Cnd ed Eccellenza. Una veloce occhiata all’albo d’oro, tra l’altro, fa emergere le vittorie di due squadre che, come il Messina, hanno disputato la massima serie: il Como e il Perugia.
I lariani trionfarono nell’edizione 2007/08, sconfiggendo in finale la Colligiana, mentre gli umbri, vittoriosi nel 2010/11, ebbero ragione della Turris, nella sfida giocata sul neutro di Lanciano. A decidere la finale fu un gol di Antonio D’Ambrosio, difensore con il vizio del gol che il Perugia aveva ingaggiato qualche mese prima proprio dal Messina.
I giallorossi, pertanto, in caso di vittoria potrebbero unirsi a Como e Perugia nella statistica riservata alle compagini vincitrici della Coppa Italia D che hanno militato nella massima serie italiana. Il Messina, inoltre, potrebbe diventare la prima squadra siciliana a trionfare in questa competizione, mai vinta da società isolane da quando è stata scissa dalla storica Coppa Italia dilettanti.
Prima della suddetta divisione, invece, Ravanusa (1978/79) e Alcamo (1995/96) erano riuscite a conquistare il trofeo, mentre la prima competizione orfana delle società di D è stata vinta dall’Orlandina, che in finale ha sconfitto ai calci di rigore i friulani del Sacile.
Espandendo la nostra ricerca alla Coppa Italia Dilettanti, istituita nella stagione 1966/67, troviamo, nell’albo d’oro, altre quattro compagini che hanno militato in serie A: Treviso, Varese, Ancona e Casale. Quest’ultima, poi, è l’unica squadra campione d’Italia ad aver vinto anche la coppa dilettantistica. Nessun team, nel corso di più di cinquant’anni, è riuscita a vincere più di una edizione, anche se è possibile trovare una forte concentrazione di vittorie da parte di squadre capitoline: Acotral Roma, Almas Roma, Banco di Roma, Lodigiani e Astrea.
Il Messina, insomma, con una vittoria sul Matelica potrebbe scrivere il proprio nome in una competizione nazionale che, nonostante faccia parte del calcio dilettantistico, vanta nomi prestigiosi al suo interno.
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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