Il secondo 3-0 consecutivo subito dal Messina, sconfitto in casa dalla corazzata Lecce martedì scorso, getta i giallorossi in una pesante situazione di classifica. Gli uomini di Lucarelli, infatti, si trovano in piena zona play-off, appena due punti sopra l’ultimo posto occupato dal Catanzaro. La situazione è quanto mai complicata, per un organico che non sembra all’altezza della terza serie, nonostante i roboanti proclami del Presidente Stracuzzi. Anche l’allenatore livornese, d’altronde, aspetta con ansia il mercato per fortificare una squadra giunta sull’orlo del baratro. Come se non bastasse, sabato prossimo i peloritani faranno visita al Cosenza, stabilmente alloggiato nei piani alti della graduatoria. Una partita non semplice, sia per la forza dell’avversario che per la rivalità sorta dopo un effimero gemellaggio sciolto all’alba degli anni ’90.

Cosenza-Messina è, come i tifosi ben sanno, una classica del calcio meridionale. La “lunga partita” tra lupi e leoni vide il suo calcio d’inizio nella stagione 1930-31. All’epoca, le due compagini militavano in prima divisione, allora (come oggi del resto) terzo gradino del calcio italiano. In quell’occasione l’Associazione Calcio Messina riuscì a tornare in Sicilia con un preziosissimo punto, in virtù dell’1-1 rimediato al San Vito. L’anno successivo, però, i biancoscudati riuscirono addirittura a violare “la tana del lupo”, grazie ad un rocambolesco 3-4 maturato nella parte finale della gara. Dopo queste due “primizie”, Cosenza e Messina si incrociarono sul campo calabrese per altre 32 volte, alternando epiche battaglie a rigidi e poco esaltanti 0-0 (il risultato più frequente, verificatosi ben 9 volte, l’ultima due stagioni fa).

L’ultima vittoria del Messina, purtroppo, risale alla lontanissima serie C 1976-77. Quasi quarant’anni fa, infatti, i peloritani allenati da Giorgio Rumignani, riuscirono ad imporsi per 1-2, grazie alle reti di Bianchi Sartori che ribaltarono il vantaggio iniziale di Cricchiolo. Al termine di quella stagione, però, sia il Messina che il Cosenza abbandonarono la terza serie sprofondando a braccetto in serie D.

Epico ed esaltante, invece, lo scontro disputato nella serie B 2003-03. Il funambolico Messina di Oddo, interprete di un calcio tanto spettacolare quanto pericoloso, sfiorò l’impresa al San Vito, subendo la rete del 3-3 a pochi minuti dalla fine. Mattatore di quella sfida fu un giovane Riccardo Zampagna, autore di una doppietta e di numerose giocate di fino. Dopo questo scoppiettante match, le fortune delle sfide tra le due compagini si affievolirono, fino a spegnersi del tutto. Calabresi e peloritani, infatti, si ritrovarono un decennio tra i dilettanti, a contendersi un obiettivo svilente ma quanto mai vitale, ovvero la promozione in un campionato professionistico.

Le due gare disputate in quinta serie, però, seguirono il trend impartito dalla storia: il Messina, infatti, rimediò due sconfitte consecutive, una per 4-1 ed una per 3-2. Leggermente meglio andò al ritorno nei campionati professionistici: sia nella seconda divisione 2013/14 che nella prima divisione 2014/15 le due squadre impattarono per 0-0 (in quest’occasione i giallorossi sfiorarono la vittoria con un rigore sbagliato da Corona). Nella passata stagione, invece, i rossoblu si imposero per 3-1, dopo una gara maschia e ben giocata dal Messina. I giallorossi, infatti, subirono l’immediata espulsione di Martinelli, giocando in 10 uomini dal 7’ del primo tempo. Dopo la rete del vantaggio calabrese, firmata da Arrigoni, ebbero la forza di trovare il pareggio con Burzigotti ma, sfiniti dall’inferiorità numerica, capitolarono dinnanzi alle marcature di Blondett e La Mantia. Parliamo di dieci mesi fa, è vero, ma di quella squadra, che lottava su ogni pallone sudando la maglia è rimasto davvero ben poco.

In totale, le 35 sfide giocate a Cosenza, evidenziano un borsino nettamente favorevole ai lupi della Sila. Ai 15 pareggi si aggiungono, infatti, le 16 vittorie rossoblu e le sole 3 affermazioni giallorosse. Oltre alla classifica, pertanto, anche la storia parla a sfavore del Messina. Un Messina, però, che ha un disperato bisogno di punti, per evitare di giungere al mercato con una situazione violentemente compromessa.

COSENZA - LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1912 (Rifondata nel 1982, nel 2003, nel 2007 e nel 2011)

MIGLIOR RISULTATO: 5° posto in serie B (1991-92)

CLASSIFICA ATTUALE: 5° con 26 punti

SERIE UTILE: 4 vittorie e 1 pareggio tra la IV e la IX giornata

CAPOCANNONIERE: Gambino (5 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Gio 08 dicembre 2016 alle 10:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
vedi letture
Print