La vittoria di domenica scorsa, giunta in virtù di un perentorio 3-0 sull’Igea Virtus, non ha contribuito più di tanto a portare il sereno in casa biancoscudata. I tifosi peloritani, sempre più sconfortati, temono che il risultato positivo sia, in realtà, il frutto della pochezza dei barcellonesi, che condividono col Messina una situazione societaria piuttosto traballante. Ben più probante, come banco di prova, la sfida di domenica prossima, che vedrà impegnati gli uomini di Biagioni in quel di Marsala. I peloritani, infatti, renderanno visita alla terza forza del campionato: il Marsala di Mister Giannusa.

Riprendendo il nostro articolo del 27/09/18, è bene sottolineare, per dovere d’informazione, che la società che attualmente rappresenta la città di Marsala in quarta serie non è la “custode” della tradizione lilibetana. Nella città della Sicilia occidentale, infatti, è in corso una querelle tra la squadra che domenica affronterà il Messina e lo Sport Club Marsala 1912, militante in Eccellenza e detentore dello storico marchio, per il ruolo di “prima squadra cittadina”. Una storia di divisioni, ripicche e strani personaggi che ricorda, purtroppo, le vicissitudini del calcio messinese. Per farla breve, comunque, l’SSD Marsala, prossimo sfidante dei biancoscudati, è nata dalle ceneri del Riviera Marmi Custonaci nell’estate del 2017 mentre l’SC Marsala 1912, rigenerata dal ramo d’azienda dello scomparso Paceco, prova a tutelare la storia della città lilibetana al piano di sotto.

La storia tra le due città, al di là delle sigle, ha inizio nella stagione di serie C 1942-43, quando si sfidarono il Marsala e l’US Mario Passamonte Messina. Azzurri e peloritani impattarono sull’1-1, iniziando la saga del segno X, verificatosi in 9 occasioni su 16 incontri disputatisi in provincia occidentale. Quattro anni dopo, il Marsala riceverà la visita dell’Associazione Calcio Messina, appena nata dalla fusione tra AS Messina e Gazzi. Le due squadre terminarono l’incontro a reti bianche. La prima vittoria azzurra coincise con la prima gara disputata contro la più duratura delle società peloritane, l’Acr Messina. Nella serie C 1947/48, infatti, i padroni di casa vinsero per 1-0 contro la nuova compagine biancoscudata. Dopo un altro pareggio a reti bianche, le due squadre siciliane si ritrovarono nella serie C 1968/69, quando diedero vita ad uno scoppiettante 2-2. Alla doppietta del marsalese Frieri, risposero i messinesi La Rosa e Sassaroli.

Negli anni ’70, invece, i cinque incontri (giocati tra C unica e rinnovata serie C/2), evidenziarono la supremazia degli azzurri, che vinsero in tre occasioni, mentre le restanti due gare terminarono sul risultato di parità. Dopo un’altra vittoria dei padroni di casa, che guadagnarono i due punti nella stagione di C/2 80/81, i giallorossi riuscirono a passare indenni per due stagioni consecutive, grazie ad altrettanti 1-1. Il punto conquistato, nel campionato 1982/83, si rivelò fondamentale nell’ottica del campionato: i giallorossi di Alfredo Ballarò, infatti, vinsero il torneo con una lunghezza di vantaggio sull’Akragas, volando in serie C/1 dopo anni di assenza.

Dopo quel pareggio, Marsala e Messina si ritrovarono solamente nel CND 1993-94. Anche in quell’occasione la sfida si concluse in parità, facendo registrare uno scialbo 0-0. Dopo l’epopea dell’Fc Messina Peloro di Aliotta prima e Franza poi, il rifondato Messina tornò all’Angotta nella stagione di serie D 2010/11. E proprio la prima partita della (triste) era contemporanea farà registrare la prima vittoria degli ospiti in quel di Marsala. Una rete di Cocuzza, infatti, consentì ai giallorossi di portare a casa il primo successo in più di 70 anni. La stagione seguente, in quella che al momento è l’ultima sfida tra le città, i peloritani del presidente Lello Manfredi riuscirono a bissare il successo, portandolo a casa con lo stesso marcatore e con lo stesso risultato della stagione precedente.

Sezione: Amarcord / Data: Ven 18 gennaio 2019 alle 11:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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